I rifiuti restano per strada. Emergenza a Mazara e Castelvetrano

Con l’arrivo del caldo rischia di trasformarsi in emergenza igienico-sanitaria la mancata raccolta dei rifiuti a Mazara del Vallo e a castelvetrano nelle cui strade da giorni fanno bella mostra di sè anche al di fuori di stracolmi cassonetti.

I cumuli di immondizia, che diventano ricettacolo pure di randagi e roditori, non sono un bel vedere come non lo sono alcune strade, neppure tanto secondarie, invase dalle erbacce. Il problema per Belice ambiente – che lo scorso 25 marzo ha ottenuto l’iscrizione all’albo gestori ambientali dei mezzi societari, necessaria per il loro utilizzo ma che oltre un anno fa non era stata rinnovata – è quello che dalla fine di febbraio non dispone della discarica di Campobello, chiusa perchè esaurita. Da allora la raccolta è avvenuta a singhiozzo negli 11 Comuni che fanno capo all’Ato Tp2. Al momento i rifiuti vengono portati alla discarica di Trapani e anche altrove, ma la Regione è da tempo chiamata a trovare una soluzione.

Per l’ennesima volta – ha detto ieri il sindaco di Mazara Nicolò Cristaldi – abbiamo inviato una nota formale all’Ato Belice chiedendo l’immediata rimozione delle criticità presenti nel nostro territorio e se il tutto non si risolverà eserciteremo il potere sostitutivo previsto dalla legge per evitare l’aggravarsi della situazione igienico-sanitaria già prossima al collasso. Oltre al cattivo odore abbiamo registrato la presenza dei liquami a terra creati dalla decomposizione e putrefazione dei rifiuti organici

La situazione potrebbe aggravarsi dal prossimo 5 maggio in quanto venerdì scorso, durante un incontro promosso dal commissario straordinario di Belice Ambiente Sonia Alfano, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno deciso che da quella data inizieranno uno sciopero dei dipendenti se da Roma avranno l’ok dalla Commissione di garanzia.

I dipendenti di Belice Ambiente – ha spiegato Enzo Milazzo, segretario provinciale Funzione pubblica Cgil – attendono i salari di febbraio e marzo e tra poco pure di aprile. La situazione è drammatica. Vari sindaci di Comuni soci non pagano all’Ato quanto dovuto. castelvetrano, ad esempio, deve 3 milioni e mezzo di euro, una somma analoga la deve Mazara, che invece trova i soldi per servizi sostitutivi. Belice Ambiente vanta da più parti crediti per circa 20 milioni di euro e senza i soldi non può pagare gli stipendi ai dipendenti, non può effettuare i lavori per rendere operativa la discarica di Campobello e non si possono acquistare nuovi mezzi per la raccolta e ausilii di protezione per gli operai

Margherita Leggio
per La Sicilia

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