foto d’archivio
In Italia prima che si istituisse il Servizio Sanitario Nazionale c’ erano tanti enti mutualistici. Le categorie più privilegiate godevano di un’ assistenza totale, altri quella parziale e poi c’ erano i senza reddito ed i disoccupati scritti negli elenchi dei ” poveri” presso i loro comuni di appartenenza.
Con il subentro del S.S.N. fortunatamente il servizio sanitario riuscì a garantire un’ assistenza gratuita per tutti, indipendentemente dal reddito. Ma a partire dallo stesso anno dell’ approvazione, ogni singolo ministro anziché attuarla come sacrosanta …. si è impegnato…. a modificare tale legge a tal punto che quasi non esiste più.
I ripetuti ed incomprensibili tagli alla sanità e con i ticket sempre più pesanti inducono i pazienti a non potersi più curare. I politici sembrano avere l’ obiettivo di privatizzare la sanità e sicuramente torneremo come prima del ‘ 78. Il livello di assistenza sarà a secondo della categoria di appartenenza.
E per i disoccupati ed ingenti dovremo ricreare le famose liste dei poveri? È giusto sia così? Bisogna farsi una costosa assicurazione ? Ma chi potra’ garantirsi contro le malattie gravi e croniche ed incurabili? Quanto costerebbero i ricoveri di mesi e mesi? (Trapianti … ) Ma con tutti i soldi pagati allo Stato non possiamo avere tale diritto? Noi del Tribunale per i Diritti del Malato Castelvetrano da anni esprimiamo il parere che sarebbe meglio avere norme che fissino una netta incompatibilità tra l’ attività pubblica e quella privata, stimolando i DIRIGENTI AMMINISTRATIVI ed i POLITICI a fare il possibile per garantire servizi tempestivi ed efficaci a tutti i cittadini presso la sanita’ pubblica.
Per cambiare queste leggi …. secondo noi fatte a loro convenienza …. è necessaria una diversa cultura che si deve affermare nella categoria dei medici, nei partiti, nei sindacati e nel Parlamento. Quello che noi cerchiamo di fare da tempo, sulla base delle molteplici segnalazioni e testimonianze di tanti malati e familiari …. è essere la loro voce e difendere i diritti dei pazienti. La Sanità pubblica va difesa e migliorata ad ogni costo.
Serena Navetta
TDM Castelvetrano
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negli anni '50 cioè fin dove arriva la mia memoria, solo pochi Enti erano in possesso della cassa mutua, il popolino si curava con metodi arcaici, con erbe e orazioni. In Sicilia, con il benessere subentrato alla civiltà contadina e con una serie di lotte e scioperi, che sono costati la vita a molti giornalisti e sindacalisti, finalmente sono arrivate le pensioni e l'assistenza sanitaria per tutti. Ma, come sempre avviene, il popolo ha voltato le spalle alle forze politiche di sinistra e ai sindacalisti e questo è il risultato. Con colpi di spugna si sono cancellati decenni di lotte. Oggi si dovrebbe ricominciare tutto da capo, ma c'è troppa apatia a causa dei residui di benessere che ancora circola. Si dovrà aspettare di nuovo la miseria per metterci di nuovo a lottare?