Continua il disaggio degli avvisi di accertamento ICI anno 2003 (4000) e anno 2004 (4000), per questi ultimi il termine di notifica scadeva il 31/12/2009, che si stanno trasformando in avvisi d’ingiunzione di pagamento con eventuale fermo amministrativo se entro 30 gg non si procede all’estinzione del dovuto.
Il problema è serio e sta creando uno stato di tensione al limite del sopportabile.
Per evitare tutto ciò sarebbe stato utile che l’amministrazione comunale avesse esercitato quanto nelle proprie attribuzioni e meglio specificato agli articoli 12 e 13 del disciplinare sulla concessione del servizio per l’accertamento, la liquidazione e la riscossione della TSRSU e dell’ICI ai fini del recupero dei tributi evasi che il Comune di Castelvetrano ha stipulato con l’allora Ausonia Servizi Tributari Spa e oggi Tributi Italia Spa.
Ritengo che il problema stia all’origine, cioè tra una mancata sinergia tra Ente impositore e vigilatore, Comune di Castelvetrano, e società concessionaria alla riscossione, Tributi Italia SpA.
Il Comune di Castelvetrano, per mezzo del Dirigente a suo tempo responsabile, e la società Tributi Italia Spa prima di notificare le 8.000 Cartelle di avviso di accertamento e d’ingiunzione avrebbero dovuto procedere alla bonifica dei dati attraverso un controllo incrociato degli stessi comunicati dai contribuenti e quelli pervenuti dal catasto, anche attraverso i bollettini di pagamento e le denunce di variazione presentate.
Oggi la soluzione potrebbe essere quella di mettere in pratica il comma primo e secondo dell’articolo 13 del disciplinare con la sospensione e l’eventuale ritiro delle cartelle in autotutela.
Ricordo altresì che il personale della Tributi Italia Spa è terminale di direttive aziendali e non responsabile ma mero esecutore d’indirizzo ricevuto, a loro si chiede una migliore organizzazione del lavoro al fine di evitare disaggi ai contribuenti.
Il problema è stato dibattuto alla terza commissione consiliare e si concorda sulla necessità di procedere a una soluzione chiarificatrice, che porti a un esame a breve della problematica dove a pagare devono essere esclusivamente gli evasori o coloro che hanno comunicato dati inesatti.
Piero D’Angelo
Castelvetrano, lì 12/03/2009
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