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Il Cemento della Memoria: studenti del “Ferrigno-Accardi” raccontano il terremoto del ’68 – VIDEO

I venticinque studenti della 4^ A SIA dell’Istituto Superiore “G.B. Ferrigno- V. Accardi di Castelvetrano hanno aderito con particolare interesse al progetto ASOC (A Scuola di OpenCoesione), un percorso didattico innovativo finalizzato alla ricerca e al monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici europei e nazionali. Il desiderio di conoscere e promuovere il territorio in cui vivono ha spinto i concret(t)i (così gli studenti hanno suggestivamente battezzato il loro team) ad immergersi nel mondo della “Land Art” attraverso l’osservazione del progetto relativo al restauro e al completamento del Cretto di Burri nel vecchio centro urbano di Gibellina.

Il “cretto di Gibellina” è un’opera realizzata site-specific dall’artista Alberto Burri tra il 1984 e il 1989. Sui ruderi del terremoto del 1968 Burri ha voluto far stendere una enorme colata di cemento, trasformando le rovine in opera d’arte. I blocchi di cemento sono attraversati da spaccature regolari, che ricalcano il sistema viario di Gibellina vecchia, così come le crepe della terra riarsa. Il cretto rende omaggio alla città che non c’è più e costituisce il perenne ricordo del tragico sisma. I concret(t)i hanno intervistato non solo chi si è occupato di gestire i finanziamenti ricevuti, ma anche i funzionari del Comune di Gibellina, il Sindaco, la Pro-loco, i gibellinesi e i turisti.  Hanno raccolto e analizzato dati, considerando anche le numerose criticità e vulnerabilità emerse. Da qui il proposito di intervenire per dare ancora cemento al ricordo. Nella bianca e commovente cornice del cretto e degli ambienti circostanti, i ragazzi del Ferrigno/Accardi –guidati dai docenti Maria Caterina Grillo e Alessio Lo Presti – hanno rievocato in un emozionante connubio di immagini, parole e musica gli eventi del gennaio ’68. Il video e il testo che lo accompagna sono un toccante invito a correre indietro per sentirci avanti. Esprimendo grande soddisfazione per il lavoro realizzato dagli studenti, la dott.ssa Caterina Buffa, Dirigente Scolastico dell’Istituto Superiore “G.B. Ferrigno- V. Accardi di Castelvetrano, sottolinea che la memoria non va solamente custodita ma promossa e rinnovata e i ragazzi lo hanno fatto in maniera pragmatica ed entusiasta.

Di seguito il testo della canzone che fa da sottofondo al video. Le parole sono della studentessa Michelle Tilotta.

E nel passato mi ritrovo felice
malinconico oggi a ricordare./
Il ricordo fa più male, perciò mi fermo a raccontare/
ma so che non potrò mai più dimenticare./
Sarà con te/ che provi a farmi stare bene,/
insieme e da soli sopra il cemento bianco a danzare/
perché anche il bianco non è più un colore./

Saltiamo insieme su quegli anni/
corriamo indietro per sentirci avanti/
anche se siamo rimasti da soli/
cammineremo per non sentirci mai stanchi./
Torneranno certi tremori/
senza saperci più distruggere/
sarà un giorno migliore domani./

Oggi sono qui,/ ho perso mia madre e il mio posto,/
consapevole di non essere la stessa, piuttosto/
un fiore cresciuto attraverso la morte/
capace di crescere tra mille e mille forse./
Perché qui davanti gli occhi è passato l’inverno,/
ho sentito davvero il freddo,/ un orfano senza tetto./
Non capisci ciò che hai dentro/ fin quando non ti senti spoglio dal sentimento che provavi un tempo./
Fa più rumore sto silenzio/ che le urla della gente,/ ma la vita arde/ con il sole, il caldo, l’amore, l’arte…/
Ti voglio qui sopra questo cemento a rinascere./
Siamo fiori cresciuti dalla polvere./
Ci sono cose che mai riusciamo a dire,/ma l’arte troverà sempre il coraggio di urlare./
Ritorneremo a stare bene,/ a stare male,/ senza aver più paura di sparire./

Saltiamo insieme su quegli anni/
corriamo indietro per sentirci avanti/
anche se siamo rimasti da soli/
cammineremo per non sentirci mai stanchi./
Torneranno certi tremori/
senza saperci più distruggere/
sarà un giorno migliore domani./

Se tutto questo un giorno ritornasse,/ tu stammi accanto per sentirmi grande…/
Sarà con te,/ tu sarai con me./
Tu arte mi hai rialzato per farmi rinascere,/ donna cresciuta forte tra le lacrime./
Sarà con te,/ tu sarai con me./
Sarà con te,/ tu sarai con me./

Torneranno certi tremori/
senza saperci più distruggere,/
sarà un giorno migliore domani/
anche per te…

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Redazione