Da un lato l’annunciato ridimensionamento scolastico che farà scomparire il 2° Circolo didattico “Giuseppe Di Matteo”, dall’altro l’assicurazione da parte dell’assessore regionale alla pubblica istruzione Mimmo Turano che il nome del piccolo Di Matteo non verrà cancellato. Nel mezzo ci sono i bambini e le loro famiglie. Queste ultime, così come il personale docente, hanno storto il muso alla notizia che il 2° Circolo verrà smembrato. E così i genitori hanno raccolto 663 firme inviate al Presidente della Regione Renato Schifani per spiegare le loro preoccupazioni in merito alle sorti della scuola.
Secondo i genitori firmatari della petizione «gli alunni si ritroverebbero a essere gestiti da altri istituti comprensivi, su cui graverebbe un sovraccarico di utenza che potrebbe comportare qualche difficoltà nell’assicurare servizi di qualità». L’idea che circola, in verità già proposta dal sindaco Enzo Alfano, è quella della verticalizzazione, termine che traduce la trasformazione da Circolo didattico a Istituto comprensivo, mantenendo il nome di Giuseppe Di Matteo. Ma l’assicurazione dell’assessore Turano che il nome del piccolo ucciso dalla mafia non scomparirà, a quanto pare non è bastato. Nel momento in cui l’assessore firmerà il decreto e il 2° Circolo verrà smembrato, tutto rimarrà com’è: gli alunni continueranno a frequentare i plessi dove attualmente si svolgono le lezioni.