Il Comune di Castelvetrano, a partire dal 1° gennaio 2021, non rinnoverà il rapporto di utilizzazione con 20 persone che svolgono attività socialmente utili (Asu) all’interno del Comune. Lo ha annunciato il sindaco Enzo Alfano che, stamattina, ha incontrato i rappresentanti sindacali. Le 20 persone (di fatto lavoratori ma, è qui il paradosso, figure non definite dalla legge) fanno parte del gruppo al quale, lo scorso settembre, il giudice del lavoro del Tribunale di Marsala, Caterina Greco, ha dato ragione, condannando il Comune al risarcimento di 10 mensilità per ognuno di loro. Di fatto sono 56 i soggetti presenti nel Comune che anziché essere utilizzati come supporto agli uffici svolgono a tutti gli effetti mansioni di impiegato. Di questi 20 hanno fatto ricorso al giudice del lavoro, mentre gli altri no.
L’annuncio del mancato rinnovo del rapporto di utilizzazione ha scatenato la protesta: stamattina al Sistema delle piazze alcuni di loro hanno manifestato, mentre in Comune i loro rappresentanti sindacali incontravano il sindaco. Al termine della riunione sindaco e sindacati si sono aggiornati entro la fine del mese. La vicenda, non risolta dalla politica regionale, ha una doppia faccia: se da un lato queste persone, alle quali è riconosciuto un assegno mensile, non possono essere definiti lavoratori in assenza di un regolare contratto di lavoro, dall’altro ognuno di loro svolge una propria mansione all’interno degli Uffici comunali. Il non rinnovo del rapporto di utilizzazione, di fatto, potrebbe bloccare il lavoro in interi settori del Comune.
Da parte del comune di Castelvetrano è causa persa in partenza. Non sussiste la obbligatorietà dimostrativa del contratto di lavoro, bensì sussiste il rapporto di lavoro(anche se di fatto),tra lavoratore ed Ente.