Sono state avviate le indagini da parte della squadra mobile di Agrigento sulla telefonata minatoria ricevuta dall’avvocato Calogero Montante di Canicattì, chiamato a difendere il boss Matteo Messina Denaro come avvocato d’ufficio. La chiamata al legale è arrivata sabato scorso. Montante è stato nominato, nel foro di Caltanissetta, difensore d’ufficio di Messina Denaro dove il boss è imputato. Si tratta del processo d’appello sui mandanti delle stragi di Capaci e via D’Amelio, in corso a Caltanissetta, dove il boss è imputato. Un procedimento per il quale è stato già condannato all’ergastolo in primo grado, quando era ancora latitante.
Il legale – come scrive Livesicilia.it – ha evidenziato «l’inopportunità di svolgere l’attività difensiva perché quattro anni prima aveva svolto le funzioni di vice procuratore onorario presso la Procura di Palermo e perché aveva, in passato, difeso Vincenzo Scarantino nel procedimento penale ‘Borsellino quater’ che è pendente innanzi la Corte d’Assise di Caltanissetta», ha ricostruito lo stesso avvocato Calogero Montante all’atto della presentazione della denuncia, a carico di ignoti, al commissariato di polizia di Canicattì. Nella telefonata ricevuta l’interlocutore ha ribadito al legale: «Perché non hai difeso Matteo?». Il legale ha subito chiesto con chi stesse parlando e l’interlocutore ha risposto: «Nun ti preoccupari».