«Io non ho paura del coronavirus». Il dottor Giuseppe Cusumano è piuttosto sereno quando fa quest’affermazione. Che, nel bel mezzo della pandemia, suona come una campana stonata. Restrizioni massime, mascherine, guanti, paura di contrarre il virus e di finire in ospedale e, ancor più grave, in Rianimazione. Cusumano è medico di base a Campobello di Mazara e da settimane non si ferma di spiegare come si potrebbe agire bene sul Covid-19. Una sua versione, evidentemente. «Con la mia modesta e umile esperienza di medico di base ho curato con successo sindrome influenzali atipiche e broncopatie acute con Zitromax e Plaquenil, da circa 40 giorni. Oggi, convinto più che mai, credo che la idrossiclorochina (principio attivo del Plaquenil, ndr) possa essere considerato un antivirale valido contro il coronavirus se preso nei primi sintomi».
Cusumano ha curato alcuni suoi pazienti con primi sintomi influenzali, attraverso la somministrazione di idrossiclorochina e azitromicina: «Con meraviglia ho notato che dopo uno, due giorni, i pazienti guariscono e hanno risultati meravigliosi. Questo mi porta a pensare che potrebbe essere funzionale anche sul Covid-19». Cusumano ammette, comunque, di non avere avuto modo di somministrare questi farmaci a persone affette da coronavirus.
L’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco), in un primo momento, ha messo in evidenza al medico Cusumano che il farmaco non si poteva utilizzare per la cura del Covid-19, per i possibili effetti collaterali («Allo stato attuale delle conoscenze, non è consigliabile l’associazione di idrossiclorochina con lopinavir/ritonavir e/o né l’eventuale ulteriore aggiunta di azitromicina», scrive sul sito l’Aifa).«Questi effetti collaterali sono gli stessi che producono tanti prodotti da banco…», ammette Cusumano.
Ora, sempre sul sito dell’Aifa, nelle Linee di Indirizzo per l’uso terapeutico pubblicate sul sito, spiega però: «In questa fase di emergenza, l’uso terapeutico dell’idrossiclorochina può essere considerato sia nei pazienti Covid-19 di minore gravità gestiti a domicilio sia nei pazienti ospedalizzati». «Ma il medicinale (Planquenil, ndr) ora non si trova più nelle farmacie», spiega Cusumano. Intanto al medico pochi colleghi di base gli hanno dato retta: «Ho scritto questa mia proposta nell’uso dei due farmaci nel gruppo di chat con gli altri colleghi, ma sono stati scettici…».