Lo sport betting è un’attività che non conosce confini, nel senso che è amata e praticata in tutto il mondo. Il fascino della scommessa e il brivido provocato dalla sfida con sé stessi e le proprie capacità di prevedere lo svolgimento degli eventi sportivi sono motivi più che sufficienti per rendere attraente il gioco. Il primato per numero di scommettitori, a livello mondiale, spetta alla Gran Bretagna, dove il 65% degli adulti sopra i 21 anni si dedica allo sport betting. Va detto, per altro, che l’Inghilterra è il regno dei bookmaker per eccellenza, dove si scommette su tutto, incluso il sesso dei nascituri della Royal Family.
Il primato del Regno Unito
Proprio nel Regno Unito sono comparsi i primi bookmaker europei, ed è per questo che la cultura delle scommesse è molto radicata non solo Oltremanica, ma più in generale in tutti i Paesi del Commonwealth e in quelle che un tempo erano colonie britanniche. Paese che vai, scommesse calcio partite internazionali che trovi. Ma non di solo football vivono gli appassionati del genere: in Asia, per esempio, ad attirare gli esperti di quote sono soprattutto le discipline di combattimento, che affondano le proprie radici nella cultura locale.
Cina e Singapore: come si scommette dall’altra parte del mondo
Non tutti sanno che in Cina i casinò sono stati messi al bando, e ciò vale sia per quelli fisici che per quelli digitali. Ciò non vuol dire che il volume di affari correlato al gambling sia ridotto, in quanto sono numerose le scommesse sugli eventi sportivi e le giocate che riguardano le lotterie statali. I cinesi che si vogliono divertire al casinò, pertanto, devono andare oltre confine, ma non sono costretti a percorrere molti chilometri: già a Singapore, infatti, il gioco al casinò è consentito, e lo stesso vale per Macao, che in realtà è una regione amministrativa a statuto speciale cinese. Qui ogni anno giungono nelle casse pubbliche oltre 21 miliardi di dollari provenienti dal gioco d’azzardo. A Singapore, invece, il primo casinò è stato inaugurato solo nel 2005 (il riferimento è ai casinò riconosciuti dalla legge, ovviamente), e si calcola che nel corso dell’anno ogni residente spenda in media non meno di 700 dollari per le scommesse.
Le scommesse in Australia
L’Australia è sul podio dei Paesi in cui si scommette e si gioca d’azzardo in misura più significativa, con una spesa pro capite che sfiora i mille dollari: non è un caso che faccia parte del Commonwealth. I giocatori sono attratti in modo particolare dalle poker machines. Nella top ten degli Stati che fanno registrare i numeri più alti in questo settore ci sono anche il Canada, in settima posizione, e l’Irlanda, in nona posizione. Negli Stati Uniti si scommette per circa 120 miliardi di dollari all’anno.
Si ricorda che il gioco è vietato ai minori e può causare dipendenza patologica