Come si studia ai tempi dell’emergenza coronavirus? Dalle aule alle camerette, ai saloni di casa, dalle lezioni frontali a quelle online. L’emergenza ha “rivoluzionato” anche il mondo della scuola e degli studenti. E il mondo online ha, di fatto, coinvolto anche i genitori, oggi costretti a essere anche segretari e assistenti dei figli studenti da casa.

Ma perché tutto questo? Succede, ad esempio, per gli alunni delle scuole elementari che, non potendo essere autonomi nella gestione delle lezioni e nello svolgimento dei compiti, devono essere ovviamente aiutati dai genitori che stanno, peraltro, vivendo un momento di assoluta incertezza e confusione. La nostra redazione ha avuto modo di verificare che il problema principale riguarda l’assegnazione dei compiti: questa avviene tramite piattaforme online o chat di WhatsApp. Evidentemente non viene rispettato il classico orario scolastico e, pertanto, i giovani studenti e le loro famiglie si ritrovano notifiche dalle insegnanti a qualsiasi ora della giornata non potendo, di fatto, garantire una pianificazione sistematica del lavoro.

L’emergenza coronavirus ha “stravolto” il mondo scolastico. E così i genitori oggi si trovano a dare supporto logistico ai figli, studenti da casa. Ecco che si pone il problema di come stampare i documenti per permettere lo svolgimento delle lezioni o delle verifiche. «Non tutti abbiamo a casa una stampante», spiega una mamma alla nostra redazione. E, quindi, devono spostarsi di cartoleria in cartoleria per stampare questi compiti, con tutti i rischi sanitari che ne conseguono.

«Agli insegnanti chiediamo una maggiore comprensione per il difficile momento che stiamo vivendo – spiega una mamma – ma anche una maggiore elasticità sia riguardo a orari e termini di consegna dei compiti, sia in termini di organizzazione pratica». L’emergenza coronavirus è anche questo.

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