C’è sempre stato il petrolio in Sicilia occidentale, nella metà degli anni ’80 l’Eni aveva fatto delle prove nella zona antistante le isole Egadi. Il petrolio c’era, pure abbondante, ma con la quotazione di allora, 10 dollari al barile, i tempi di ammortamento sarebbero stati troppo lunghi. Dopo due prove di produzione l’Eni preferisce abbandonare il sito e far scadere l’autorizzazione.
Adesso tre compagnie petrolifere, Shell, Audax e San Leon Energy hanno l’intenzione di capitalizzare i presunti giacimenti petroliferi presenti nei fondali delle isole Egadi, Pantelleria e della zona tra Selinunte e Sciacca, una superficie di 4.300 chilometri quadrati che racchiude due aree interessate dall’istituzione di un Parco nazionale.
Siamo tuttavia in piena fase esplorativa. La Shell ha dato mandato alla Northen Petroleum di sondare il Canale di Sicilia per mezzo di esplorazioni sismiche tridimensionali. La compagnia australiana Audax è interessata ai fondali di Pantelleria ed ha già ceduto il 10% dei diritti di estrazione ad un’altra compagnia, Bombora Energy Pty Lmt., che in cambio corrisponderà il 15% dei costi di esplorazione e alcune quote di un pozzo petrolifero.
Troppo fermento per dei semplici sondaggi mirati alla scoperta di idrocarburi la cui estrazione, in Sicilia, è fortemente diminuita: 702.133 tonnellate di olio greggio estratte nel 2004 contro le 556.084 tonnellate del 2009. Il compito di risollevare gli interessi estrattivi dei petrolieri partirebbe dalle isole Egadi, che potrebbero fornire 150.000 barili di petrolio al giorno, una cifra altissima considerando che in tutta Italia si estraggono 130.000 barili al giorno. Potrebbe diventare il più grande bacino petrolifero europeo.
Il Ministero per lo sviluppo economico ha concesso alla compagnia San Leon Energy autorizzazioni per un totale di 1820 Km2: tra Favignana e Marsala, alle spalle delle Egadi ed a 20 km della costa tra Sciacca e Selinunte
L’interesse della San Leon Energy a questo tratto di mare non è recente, le prime richieste di esplorazione risalgono al 2008, il Ministero autorizza nel dicembre 2009. Poco importa se l’area è interessata da riserve naturali, da banchi corallini, da zone di pesca tra le più importanti d’Italia. Prima si esplora, poi ci organizziamo.
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Dobbiamo stare attenti a non farci fregare. Molti verranno a dirci che lo sfruttamento dei giacimenti porterà lavoro, risolleverà l’economia e molte altre sciocchezze del genere che in primo luogo, sono solo parzialmente vere; in secondo luogo, mettono in mostra soltanto i benefici e non i costi di certe operazioni. Stiamo attenti!! I recenti disastri insegnano che non si può mai davvero tenere la situazione sotto controllo e noi non avremo un Obama che farà pressioni e casino su chi avrà fatto danno.
si sapeva da anni che il belice aveva il petrolio, che se fosse stato sfruttato non avremmo aspettato secoli x rinascere, solo che i siciliani della parte orientale, nell’ottica della politica meridionalistica e per fregarsi i contributi , si sono opposti, lasciando le nostre terre nella miseria…
@ giuseppe: davvero tu pensi che, se “finalmente” adesso favorissimo le trivellazioni davanti alle nostre coste, ci sarebbe la tanto, da SECOLI, attesa rinascita??? Oppure assisteremmo alla deturpazione del NOSTRO mare con un rischio ENORME della distruzione ambientale (ma l’esempio della BP in America davvero non insegna nulla?) con l’arricchimento delle solite compagnie petrolifere e qualche posto di lavoro sulla piattaforma in più??? Io, pur non essendo un “estremista ambientalista” preferisco pensare al mio mare come tra i più belli del mondo, ora e per sempre. Che si fottano, le compagnie petrolifere e tutte le lobby che gli girano attorno. Tanto la torta se la spartiscono sempre loro e a noi non restano neanche le briciole….
se si effettueranno trivellazioni a largo delle nostre coste, vuol dire che nessuno e ripeto nessuno voglia del bene all’ambiente con tutte le sue sfaccettature meravigliose…! Io nn voglio un altro disastro golfo del Messico…. Vergogna animaliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, anzi terroristi, perchè gli animali si offendono e, li capisco perfettamente.
E’ una pazzia… Noi cittadini siciliani dobbiamo impedirlo a tutti i costi, per salvaguardare una terra ed un mare che ci invidiano in tutto il mondo… Se oggi la Sicilia, la nostra magnifica Selinunte è sottosviluppata e poco conosciuta, è per colpa della cattiva classe politica della nostra terra che non è mai riuscita a far qualcosa di bNuono… solo progetti e fondi europei per costruire alberghi!!! Le trivellazioni sono atroci, distruggono l’ambiente. Vergogna.
Ma che trivellino tutto, che facciano il Ponte, che realizzino pure una centrale nucleare, che costruiscano i “termovalorizzatori” che facciano tutto quello che vogliono per tutelare solo interessi politici….
Tanto siamo in Sicilia!!!!!!!
Un popolo che non si ribella alle ingiustizie ed alle vessazioni ed alle provocazioni è un popolo senza dignità e non basta soltanto dissentire tramite internet.
Si deve scendere in campo e metterci per primi la faccia con nome e cognome ed a costo della nostra stessa vita difendere la vita dei nostri figli e della nostra amata terra!!!
“Vale la pena di lottare solo per le cose senza le quali non vale la pena di vivere”.
Ernesto Che Guevara
io non sono contrario, anzi ….
chissà forse un giorno potrei tornare al mio paese, non per vacanza ma per lavorare….
come se avessimo bisogno di qualche stupido pozzo petrolifero davanti casa nostra per “rinascere”…ma se nemmeno sappiamo sfruttare tutte le meraviglie culinarie e ambientali che possediamo(e non dannose),come possiamo “arrichirci” con una cosa tanto inutile,quanto dannosa per il nostro ambiente come il petrolio??
mettiamoci in testa che il petrolio è ormai obsoleto:per la plastica ormai ci si può arrivare con altri materiali(tipo il mais);
per il carburante…beh la scelta è vastissima e tutte le alternative sono NON inquinanti!
RIFLETTIAMO GENTE…E CERCHIAMO DI RE-AGIRE..
Le Istituzioni dovrebbero ricordare le scelte che sono state fatte negli ultimi anni ed impegnato tanti di noi e non senza difficoltà .Mi riferisco allo sviluppo di settori d’econonia come l’ agricoltua, la pesca e il turismo che da sempre costituiscono un potenziale di crescita per l’isola e che oggi ,proprio nel momento iniziale della loro realizzazione, rischiano di essere minacciate dalla corsa al petrolio ,di cui la sicilia non ha bisogno anche in vista della diffusione , sul territorio, di energie alternative . Come sempre qualsiasi spiraglio di crescita e sviluppo economico viene soffocata sul più bello alimentando nell’opinione pubblica la convinzione ( pessimistica) che qui, a sud , siamo tutti o mafiosi o incapaci e nel trattempo qualcuno prende il nostro posto sul mercato europeo ed internazionale .Bene, ” non è tempo di perdere tempo” : Non dobbiamo permettere la trivellazione perchè altrimenti tutte le energie che sono state impiegate nel turismo sarranno state vane e allora saremo nuovamente al punto di partenza ,del resto come sempre da 50 anni o più . Se si parla di ” Sistema ( o Distretto come dicono erroneamente alcuni) Turistico Locale , perchè invece delle piattaforme non realizzano i porti marittimi tanto utili al turismo e non solo ? Ha noi non serve un Ponte per l’italia ma un “ponte ” per l’Europa e per l’area Mediterranea che si chiama Sistema dei Porti. Non cadiamo nella spirale del pessimismo ma lottiamo e come ha detto un economista meridiomalista :”solo se al pessimismo della ragione si accompagnasse l’ottinismo della volontà, i problemi del mezzogiorno troverebbero più facile e rapida soluzione”!
nino hai ragione…..ma tanto questo spazio non funziona!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! quando dici cose che danno fastidio il garante li cancella!!!!!!!!! facci caso…..Hey siamo in sicilia……
Lillo statti x dove sei che questa terra non la meriti!!!!!!!!!! Il Lavoro qua ce solo x chi lo vuole trovare…..
Sig.Genova concordo in pieno su quello che dice!!!!!
Concordo Lisa…..in pieno con te…….
intendevo condannare la volgare politica meridionalistica, che ha portato alla morte civile il belice, ora riscoperta ma solo a prezzo di altri sismi disastrosi, si grida non vogliamo fare la fine del belice… la stessa sicilia o l’intero sud, per paura di perdere il denaro del nord , si è venduto ,se avesse seguito la strada del belice, basata su progetti validi e sviluppo democratico.dopo 42 che si vuole recuperare, arte, dopo che siamo stati presi x gente rozza, neanche selinunte sarebbe sufficente a riabilitare la nostra terraneanche con l’aiuto dell’ue, che ha taciuto sullla nostra tragedia, neanche una risoluzione di solidarietà ha prodotto, mentre le fa per palestinesi e curdi…finiamola con il parlamento europeo nel belice, ipocrita ….
concordo con Nino e Lisa, le ricchezze giá esistenti non vengono sfruttate, colpa si dei politici ma non solo. Selinunte é sempre peggio, sempre piú alberghi, per chi poi? Hanno nascosto i Templi invece di valorizzarli, che possano sprofondare nella vergogna i politici che lo hanno consentito.
Lillo fai un bene alla Sicilia e riamani li dove sei, quelli di corto pensiero, come lo é il tuo in questo caso, sono proprio quelli che si lasciano abbindolare con le perline colorate, ripensa e rifletti su ció che hai scritto.
Se poi le falde sono veramente cosí interessanti, perché lo Stato (visto che é nelle mani di un’imprenditore) o la regione, o associazioni comunali non prendono in mano la situazione? Giá, é meglio prendere in mano le mazzette.
Personalmente, da ambientalista, mi preoccupano molto piú le scorie e tutti i restanti residui nucleari, che na chiazza di petrolio, che anche se devastante, se fosse, e vi garantisco che sará, nel giro di 5-30 anni viene biodegradata.
buona fortuna
f
Penso che il 90% della colpa di tutto lo scempio passato presente e futuro che interessa la Sicilia, soprattutto la parte sud-occidentale, è da imputare alla mentalità degli abitanti…basta ascoltare il pensiero medio di chi ci abita in quelle zone per capire…ecco alcuni esempi perfettamente riscontrabili:
1) a proprosito delle decine di alberghi inutili che hanno devastato le campagne e la costa di Selinunte:”….è giusti che facciano questi albeghi…ci porteranno sviluppo e posti di lavoro….che ce ne facciamo di stè spiaggie deserte ed inutilizzate…diventeremo come Rimini…!!!”….basta andare oggi a Selinunte per vedere quanto squallore c’è fra albeghi incompleti o vuoti e la totale assenza di servizi, di turisti ed un mare inquinato e spiaggie sporche che nemmeno nella peggiore zona industriale della Cina si può trovare…chiaramente stanno tutti zitti perchè tanto siamo diventati come Rimini!
2) a proprosito del cosiddetto porticciolo turistico di Selinunte erretto 25 anni fa:”…è giusto…favorisce lo sviluppo del territorio, la pesca ed il turismo…ci sarà più lavoro….”…basta andare a Selinunte per notare i cumuli di alghe in putrefazione accatastati nel porticciolo ed i relativi olezzi per capire quanto sviluppo, quanta pesca e quanto turismo attiri il porticciolo che fra l’altro ha alterato la morfologia e l’ecosistema marino….
3) trivellazioni petrolifere: moltissimi benpensanti la pensano come Lillo:”…è giusto…danno sviluppo, lavoro e contribuiscono al rilancio del territorio”
Davanti ad un’opinione pubblica così inerziale, fatalista e spesso ottusa, ai politici non sembra vero autorizzare qualunque porcata possa portagli in tasca tanti milioncini di euro…tanto il popolo li vota lo stesso e anzi è contento.
Basta andare ad esempio in Toscana, per rimanere in Italia, per vedere come davanti ad una proprosta come quella delle trivellazioni ad esempio, l’inidgnazione popolare sarebbe tale da portare ogni politico di qualunque colore a tirarsi indietro dall’autorizzazione per la paura di perdere voti.
Cari miei…la verità è che la maggior parte di noi che stiamo scrivendo in questo blog contro l’ennesima umiliazione al nostro territorio, siamo molto diversi dalla feccia che ci circonda e troppo pochi per fare opinione prevalente…per certi versi non ci meritiamo di stare in quest’isola permeata di una mentalità degna dei migliori manicomi criminali.
ma ke sviluppo economico sarà l’inizio dell’inferno!!! e se si ripeterà la catastrofe del golfo del messico!!!ke si farà!!! c terremo iil mare nero e pesci a tre occhi qualora ancora ce ne siano !!!!
i petrolieri e gli speculatori questa volta non passeranno!!! STOP TRIVELLAZIONI!!!!!