Trattori accesi e voce grossa. Così gli agricoltori del Belice provenienti dalle province di Trapani, Agrigento e Palermo hanno sfilato oggi sulla strada a scorrimento veloce Palermo-Sciacca, all’altezza dello svincolo per Poggioreale. La protesta era stata annunciata dal movimento “La Sicilia alza la voce” e tra i motivi che l’hanno determinata ci sono i problemi che affliggono il settore agricolo. Tante criticità che stanno determinando la fine del settore. La nuova Pac, ad esempio, approvata dalla Commissione europea, ha introdotto obblighi e condizionalità che, di fatto, disincentivano l’attività di produzione primaria, spingendo le piccole imprese ad abbandonare il settore agricolo, servendosi della falsa retorica di tutela dell’ambiente.
A questo si aggiungono le recenti politiche che hanno introdotto nuovi strumenti di tassazione, come l’imposizione del pagamento dell’Irpef per i coltivatori diretti, diversi adempimenti burocratici e la miriade di adempimenti che fanno lievitare enormemente i costi di produzione. Non per ultimo l’aumento del costo del carburante agricolo e dei concimi, a fronte del prezzo del grano che è diminuito.
AUTORE. Redazione