Il silenzio sulla mafia..

Una terra senza la mafia è per sua natura una terra ricca, florida, colta, felice e pacifica: un sogno, che possiamo trasformare in realtà!!!!

Purtroppo, Castelvetrano è un paese radicalmente legato alla mafia, qui parlare di mafia era, fino a qualche anno fa, impossibile. Nella storia della nostra Sicilia, ci sono stati uomini che sono diventati eroi agli occhi della gente solo perché hanno avuto il coraggio di osare, di sfidare “cosa nostra”, i quali, hanno sacrificato la loro stessa vita per fare valere quei principi, che dovrebbero essere alla base della nostra società, la quale, si deve basare sulla legalità e la giustizia, che rappresentano le due facce della stessa medaglia. Questi uomini hanno perso la propria vita invano?!? No, affatto.

Il loro sacrificio ha portato un piccolo ma grande cambiamento nelle istituzioni, ma soprattutto nella società. Grazie al loro lavoro ha avuto luogo il “maxiprocesso”, il quale, si è concluso con la condanna di ben 474 criminali. E allora, si deve imparare a convivere con la mafia, qualunque sia il suo livello, come qualcuno ha suggerito di recente in Italia ?. Oppure bisogna intraprendere una lotta radicale e definitiva contro ogni forma di criminalità organizzata e non?.

In questi ultimi anni, la società civile ha cominciato a parlare con più frequenza di questo grave cancro sociale, che ci affligge; sono nate e si sono diffuse nelle varie città e nei paesi, numerose associazioni, come Libera, Addio Pizzo etc… che cercano di reprimere quegli atteggiamenti omertosi, che caratterizzano l’Italia. È da ricordare a questo punto, il duro lavoro, nel quartiere Brancaccio di Palermo, di Don Pino Puglisi, che ha creato all’interno della sua chiesa un centro sociale per i piccoli del quartiere, per allontanarli dalla strada insegnandogli i veri valori della vita. Negli ultimi anni anche la Scuola si è fatta portavoce di vari movimenti educativi sulla legalità, promuovendo vari progetti tra cui “educarci per educare”, per trasmettere ai giovani i valori di giustizia, libertà e uguaglianza.. su cui si deve basare ogni società civile.

Il nostro istituto ha recepito in pieno il valore di questo progetto, che ha visto e vede un sentito interesse da parte di noi alunni, i quali, collaboriamo con entusiasmo al progetto intitolato “da qui al 23 maggio”, che ci permette in questa giornata particolare di ricordare, commemorare, ma soprattutto di ascoltare le testimonianze da parte di giudici, magistrati e imprenditori sul danno sia economico che sociale, che rappresenta la mafia.

Nel corso del 2010 abbiamo partecipato ad un progetto patrocinato dall’associazione Libera il premio “Mauro Rostagno”, per mezzo del quale, abbiamo avuto occasione di intervistare il dott. Giuseppe Linares, personaggio di spicco nell’ambito dell’antimafia.

Abbiamo avuto modo di incontrare, lo scorso due dicembre, Il Fondatore dell’associazione Libera, Don Luigi Ciotti, il quale ci ha trasmesso il suo entusiasmo e con le sue parole ci ha incoraggiato a portare avanti il nostro progetto stimolandoci a credere che solo uniti possiamo, se vogliamo, rovesciare questo processo perverso…
La Sicilia non è solo mafia ….. è una terra ricca di tradizioni, arte, cultura , risorse e bellezze. Parlando con altri ragazzi provenienti da varie parti dell’Europa , ci siamo resi conto che per loro, la nostra Sicilia, è solo MAFIA!! Se ci adagiamo passivamente o ci sottomettiamo alla criminalità organizzata, rinunciamo ad essere portatori di diritti che gli altri devono rispettare, rinunciamo allo sviluppo materiale e morale della nostra terra. Rinunciamo a vivere da uomini liberi ed in tal caso rinunciamo a vivere del tutto.

Noi ragazzi di Castelvetrano ci stiamo impegnando, con l’aiuto di alcuni dei nostri docenti, al fine di educarci ai principi della legalità. A questo scopo gli istituti hanno ritenuto e ritengono opportuno, organizzare incontri, manifestazioni, e a volte anche cortei a cui noi alunni partecipiamo e che a volte organizziamo con entusiasmo, poiché dentro di noi scorre il desiderio e la voglia di riscattare la nostra bella Sicilia…
Vuoi dare una mano anche tu?…. Ricordati che sei nato libero e hai il dovere di vivere, rimanendo libero. Si comincia con il dissenso interiore, quindi capirai da solo ciò che è necessario fare. Noi studenti di questa città ci siamo posti un nuovo obbiettivo ed è quello di coinvolgere con il nostro entusiasmo tutta la città di Castelvetrano in un corteo contro la mafia, per diffondere la nostra voglia di cambiare, il nostro desiderio di giustizia, la nostra voglia di essere agli occhi di tutti un paese civile e onesto e non il paese di un boss e dell’illegalità…

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  • Cari ragazzi già il vostro è un successo siete riusciti a coinvolgermi col vostro entusiasmo ela vostra ferma convinzione a perseguire la legalità ad ogni costo.Sono convinto che manifestazioni come questa aiutano tutti a renderci conto che abbiamo bisogno di credere in un mondo migliore.Azioni di questo genere vi fanno onore,lasciano ben sperare che c'è voglia di riscatto per siciliani veri.Siate orgogliosi della vostra terra ,facendo in modo che il vostro impegno non si fermi a semplici parole, ma perseguitelo coi fatti.Non abbiamo bisogno di chissa quali azioni,per dimostrare la nostra voglia di cambiare,ma semplici gesti,come ad esempio:impegnarsi nello studio,no fare i pazzi con il motorino mettendo sempre il casco e rispettando le regole stradali,rispettare l'ambiente nel quale vi trovate non buttando cartacce in giro,essendo sempre onesti con voi stessi e con quelli che vi stanno vicini,inoltre aspirate all'onore che dovrebbe contraddistinguere "l'uomo".Leonardo Sciascia ,come voi ben sapete,diceva che vi sono 5 tipi di "persone", aspirate ad appartenere alla prima categoria ,anche se vi costerà sicuramente .Vi auguro un mondo di bene ,mario signorello. sarò presente

  • Un mio alunno che scrive così, proprio nella giornata del ricordo di Pio La Torre, dimostra di avere fortemente maturato una coscienza civile moderna e costituzionalmente corretta.
    Complimenti Vincenzo!

  • In città, dove la voglia di verde e natura è un’esigenza per il corpo e per la mente, siamo in tanti orfani di giardini e aree verdi da custodire, tanto da arrivare a coltivare il proprio orticello in balcone, in un tripudio di colori, odori e sapori, magari ingannevoli ma appaganti.

    Questo, insieme al bisogno di migliorare le risorse naturali e del territorio, oltre a quello di aggregazione degli individui, ha spinto Legambiente a proporre il modello degli ‘Orti Urbani’, che in primavera ne porterà 200 a Roma.

    Ispirati dai numerosi orti metropolitani di New York, dagli orti di quartiere condivisi tra più persone a Provindence, da quelli nel St. James Park di Londra, a Parigi, Helsinki, oppure in Italia a Torino, Parma, Ancona o Modena, anche a Roma la gestione di immensi spazi agricoli all’interno delle aree protette della campagna romana, sarà affidata ai

    I primi due ettari di terreno, suddivisi in appezzamenti di circa 70 metri quadrati ciascuno, saranno all’interno del monumento naturale Quarto degli Ebrei - Tenuta di Mazzalupetto, nel quadrante nord della Capitale, ma la speranza è di estendere l’iniziativa ad altre aree.

    Un’occasione preziosa per molti … formativa per i più giovani, vitale per gli anziani, utile per chi sente bisogno di produrre quello che mangia e per tutti quelli che hanno difficoltà a ‘procurarselo’, indispensabile per chi ha perso il contatto con la natura.

    Inoltre, in questo modo, molte braccia al momento improduttive potrebbero tornare all’agricoltura, con vantaggi per il portafoglio e la salute, penalizzata dalla sedentarietà e da un mercato dedito alle sofisticazioni .Qui a castelvetrano ,vi sono parecchi territori confiscati alla mafia ,potrebbe essere utile stabilire quali potrebbero avere le caratteristiche necessarie per raggiungere tale scopo.Saremo grati all'amministrazione locale, se considerasse questa possibilità.Movimento dei conigli.

  • carissimo Vincenzo intanto sei fortunato che puoi parlare di mafia e sei libero di farlo coinvolgendo con l'entusiasmo i tuoi coetanei e persone più adulte a manifestare contro di essa. MI è piaciuto il pensiero " si comincia con il dissenso interiore..."e quello devi proprio sentirlo perchè se non lo hai ereditato devi acquisirlo tramite i mezzi che hai a disposizione , il contesto che ti circonda e soprattutto la cultura, e penso che tu come i tuoi coetanei hai avuto la fortuna di avere dei docenti che a loro volta hanno lottato contro atteggiamenti di tipo mafioso e abbiano trasmesso cultura alla legalità , giustizia e valori di uguaglianza .
    Continuate così e riuscirete a cambiare il volto e l'immaginario del paese nella gente che lo conosce solo come patria della mafia.
    veronica

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