Il Sindaco della città di Castelvetrano, Dr. Gianni Pompeo, in riferimento alla nomina a presidente del coordinamento provinciale del partito, decisa dal coordinatore siciliano dell’Udc, Gianpiero D’Alia, e dal presidente del coordinamento, Antonino Recca, d’intesa con il segretario nazionale Lorenzo Cesa, ha voluto rilasciare la seguente dichiarazione:
“Accetto l’incarico assegnatomi con grande spirito di servizio, ed insieme all’On.Giulia Adamo mi dedicherò con grande impegno all’organizzazione dell’Udc trapanese in vista della costituzione del Partito della Nazione.
Con l’On. Adamo abbiamo già programmato una serie di incontri che ci permetteranno di lavorare alla realizzazione di un comune progetto di crescita di un partito che, mantenendo ben saldi i valori cattolico-cristiani in cui da sempre mi riconosco, sappia aprire le sue porte alle forze laiche e liberali- continua Pompeo- insieme a Giulia Adamo incontreremo le varie realtà comunali e daremo il giusto riconoscimento a tutti coloro che sin qui si sono impegnati e che continueranno a farlo per costruire un nuovo grande soggetto politico che, mantenendo fede ai suoi valori costituenti, possa diventare punto di riferimento sulla scena politica nazionale. Opereremo tenendo bene a mente il pensiero di Don Luigi Sturzo che si rivolse A tutti gli uomini liberi e forti, che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini supremi della Patria, senza pregiudizi né preconcetti, facciamo appello perché, uniti insieme, propugnino nella loro interezza gli ideali di giustizia e di libertà; abbiamo voglia di parlare ai giovani, di conoscere il loro mondo – ha concluso il presidente Pompeo- di dare loro la possibilità di fornire un prezioso e fattivo contributo di idee, perché il nostro partito sia per loro una preziosa opportunità di crescita.”
Dr. Gianni Pompeo
Presidente Coordinamento Provinciale Udc
PER NON DIMENTICARE
Cuffaro, Salvatore/Udc
Imputato di favoreggiamento alla mafia e rivelazione di segreto d’ufficio, è accusato di aver informato uomini ritenuti vicini a Cosa nostra che erano intercettati. Tra questi, il boss Giuseppe Guttadauro, legatissimo a Bernardo Provenzano, e l’imprenditore Michele Aiello, padrone della sanità in Sicilia, re delle cliniche private, sospettato di essere un riciclatore dei soldi di Provenzano. Totò Cuffaro si è incontrato segretamente con Aiello nel retrobottega di una boutique di Bagheria: “Per parlare di tariffe sanitarie”, ha spiegato Totò ai magistrati. In una telefonata intercettata il 10 gennaio 2004, Cuffaro parla con Silvio Berlusconi, che gli dice: “Ho saputo qui… la ragione perché ti telefono… il ministro dell’Interno… Mi ha parlato e mi ha detto che tutta la… è sotto controllo, sotto controllo”. Berlusconi parla dunque con Cuffaro di indagini, dicendo di aver avuto informazioni dal ministro Beppe Pisanu (che però ha negato ai magistrati di Palermo di aver mai parlato con Berlusconi di indagini siciliane).
Delfino, Teresio/Udc
Sottosegretario del governo Berlusconi, ha ricevuto un avviso di garanzia nell’inchiesta sui fondi dell’Enoteca d’Italia.
Settimio Gottardo/Udc
Ex sindaco di Padova, ha patteggiato una pena di 17 mesi: era accusato di corruzione per una tangente sulla costruzione del nuovo palazzo di giustizia. La deputata Annamaria Leone ne chiese la sospensione “per gravi violazioni dei doveri morali”: Leone non Ë stata ricandidata alla Camera, Gottardo entrera’ in Senato.
Greco, Maria Stella/Udc
Più nota cone Madame Stella, astrologa e cartomante, esperta in cuori solitari e filtri d’amore. Sotto inchiesta per aver imbrogliato alcuni clienti. Ora è eletta all’Assemblea regionale siciliana.
Mannino, Calogero/Udc
Condannato in appello a Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa. Poi la Cassazione ha annullato la sentenza per difetto di motivazione e ha disposto un nuovo appello. Mannino però ha invocato la legge Pecorella, che abolisce l’appello in caso di proscioglimento.
Romano, Saverio/Udc
Sottosegretario al Lavoro, indagato e poi prosciolto nel caso Guttadauro-Cuffaro per mafia e corruzione, è di nuovo sotto inchiesta per concorso esterno a Cosa nostra, dopo le accuse del pentito Francesco Campanella.
Sodano, Calogero/Udc
Senatore della Repubblica. Eletto ad Agrigento. Membro del Ccd (ora Udc), è stato sindaco di Agrigento. Ha subito una condanna definitiva a 1 anno e 6 mesi per abuso d’ufficio finalizzato a favorire i costruttori abusivi in cambio di favori elettorali. Con Sodano sono stati condannati a un anno di reclusione anche alcuni suoi ex assessori. Gli imputati, secondo l’accusa, non avrebbero posto in essere né provvedimenti né iniziative per bloccare l’abusivismo edilizio tra il 1991 e il 1998, non solo nella Valle dei Templi, ma in tutta la città. Imputato in un altro processo per irregolaritý urbanistiche in contrada Favara e nella realizzazione di un depuratore, ha cercato, invano, di bloccare il dibattimento appellandosi alla legge Cirami.
IL RESTO LO TROVATE QUI (ma anche da altre parti)
http://www.cosmogonia.org/blog/elenco-parlamentari-indagati-condannati-arrestati-inquisiti-patteggiati/
in continuo aggiornamento…se ho dimenticato qualcuno aggiungete voi.
caro sindaco le auguro buon lavoro anche se l’impresa è molto ardua, non perche lei non abbia le capacita’ ma perche’ con l’ on. adamo sono convinto trovera’ enormi difficolta’….. anche se sono sicuro che lei gia’….sa da uomo politico navigato. Quindi un grosso in bocca al lupo da un gruppo di castelvetrano che nonostante varie vicissitudini le è stato sempre vicino.