Il Sindaco, Avv. Felice Errante, in merito alla vicenda segnalata dall’Associazione Libera, che ha portato a conoscenza della collettività, ed anche dello scrivente, la vendita, presso alcune bancarelle, di magliette e gadget recanti alcune simboli riconducibili alla parte peggior della Sicilia, ha voluto stigmatizzare l’accaduto:
Dispiace dover vedere che il peggior cancro che affligge la Sicilia, possa diventare protagonista di alcune t-shirt che, seppur ironicamente, non fanno altro che far male alla nostra terra.
La mafia e’ povertà, è sub cultura, anche quando la stessa viene utilizzata in maniera goliardica e sarcastica. Non ci può essere alcuna forma di vantaggio economico nei confronti di un cancro che ha mortificato e mortifica la gente per bene di una città, che intende fortemente affrancarsi da un fenomeno malavitoso che non può e non deve appartenerle.
Castelvetrano non è mafia. Castelvetrano è una città laboriosa ed onesta che si proietta al futuro in un percorso di legalità oramai tracciato ed immodificabile.
Il primo cittadino ha dato mandato agli uffici di predisporre un’apposita ordinanza che espressamente ne inibisca la esposizione e/o la vendita, e che sarà notificata agli esercenti nelle prossime ore.
Alcune foto delle magliettine in oggetto
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Bravo! stando all'estero mi sono reso conto che la Sicilia è tristemente conosciuta solo per la mafia, tutto ciò deve cambiare, non possiamo permettere che questa sia l'unica immagine conosciuta nel mondo!
Prendiamo atto con piacere che il Sindaco di Castelvetrano, avv. Felice Errante,ha assunto una posizione netta e chiara in merito la nostra lettera aperta di segnalazione e di indignazione.
Prendiamo atto altresi' della sua sensibilità quale uomo e Primo Cittadino che attraverso un'ORDINANZA,restituirà dignità al nostro territorio.
Per Libera Presidio di Castelvetrano
M.Teresa Nardozza
Bravo felice ...concordo pienamente ....sarebbe interessante vendere magliette e souvenir che valorizzino la ns. terra ...
Bene, benissimo e speriamo che quella vergogna sparisca for evere and ever magari anche dalle teste dei meno "fortunati" quando Dio ha distribuito i cervelli. Magari come scrive leo sostituite da positivismo utile. Basta auto distruzione! Anche se tanti miei concittadini, specie se di mentalità "arretrata" ci godono da matti a piangersi addosso. Il destino si può, anche se non sempre, influenzare con il positivismo del proprio pensiero messo in atto (azioni positive). LA MAFIA NON SIAMO NOI! E su magliette e souvenir, di mafia è meglio non parlarne affatto.
Chi mi conosce, sa che non sono un sostenitore del Sindaco, ma stavolta mi complimento per la decisione presa.
Penso che sia corretto il pensiero del Sindaco che va condiviso e sostenuto.
Complimenti Sindaco! La sua tempestiva risposta restituisce sollievo a chi, da queste orribili magliette, si è sentito mortificato. Chiunque sia siciliano onesto, di qualunque città della nostra magnifica terra, non può tollerare che venga esemplificata la storia dell'Isola in una rappresentazione ironica al limite col la volgarità-
ma dai..vi indignate per due magliette che sono li da almeno 10 anni e che non compra nessuno..indignatevi se abbiamo il parco archeologico più grande d'europa e non se lo fila nessuno..indignatevi se arrivate allo scaro e trovata la spiaggia piena di alghe e della puzza insopportabile..indignatevi se trovate branchi di cani che rovistano e sparpagliano la spazzatura per strada..indignatevi per la gente che butta materazzi per strada..indignatevi per un ragazzo che va in spiaggia e si punge il piede con una siringa sepolta sotto la sabbia per la mancata pulizia della spiaggia...la mafia non è una magliettina...
BRAVO FELICE, NON AVEVO DUBBI SULLA TUA NETTA POSIZIONE, VAI AVANTI COSI'!
Se le goliardiche magliette indignano ha fatto bene il sindaco ad emettere l'ordinanza, ma mi chiederei quando e perché nasce la mafia. la mafia non é iscritta nel dna di chi nasce in Sicilia. la maglietta puó urtare il pensiero, ma chi vuole puó andare oltre e vedere una terra bellissima e indignarsi per quello che ha citato Paolo di cui condivido appieno il pensiero. Aggiungo anche l'indignaz
ione per i due pali di legno inclinati sul costone che porta alla pineta.