Si è conclusa con un’assoluzione con formula piena la vicenda che, nel mese di giugno del 2012, aveva portato al sequestro di un’ area di 18 mila metri quadri, contigua al Parco Archeologico di Selinunte, dove l’Amministrazione aveva avviato i lavori, finanziati con un contributo dell’Unione Europea, per la realizzazione di un nuovo ingresso con un parcheggio da oltre 300 posti, una passeggiata coperta ed una serie di spazi per attività commerciali.
Su segnalazione di qualcuno, agenti del Nucleo Operativo del Corpo Forestale Regionale, avrebbero individuato nell’area degli scavi alcuni rifiuti che non sarebbero stati smaltiti correttamente in discarica. Erano state spiccate anche diverse informazioni di garanzia per i tecnici comunali, per i responsabili dell’azienda e per i dirigenti dell’Ente Parco. Un processo durato circa un anno e mezzo. Ieri, tutte le persone coinvolte nell’indagine sono state assolte con formula piena perchè il fatto non sussiste, ed è stato lo stesso Pubblico Ministero a chiedere l’assoluzione degli imputati.
Il Sindaco della città di Castelvetrano, Avv. Felice Errante, in relazione alla vicenda ha così commentato:
AUTORE. Comune di CastelvetranoEsprimo il mio vivo compiacimento per l’assoluzione degli imputati, avuto particolare riguardo per l’ing. Giuseppe Taddeo e l’ing. Danilo La Rocca, tecnici del mio comune, in questa vicenda che per certi versi è apparsa grottesca.
La sentenza ha chiarito con fermezza che qualcuno non ha detto la verità e che il Comune ha agito nel rispetto della legge- afferma Errante- domani incontrerò i vertici regionali per verificare la possibilità di un’immediata ripresa dei lavori. E’ chiaro che la vicenda non si concluderà qui, eventuali responsabilità in capo ad organismi regionali deputati ai controlli, dovranno essere chiarite- conclude Errante- ed i responsabili saranno perseguiti senza alcun tentennamento.
bravo Sindaco, chi ha sbagliato in malafede deve pagare, e ora di voltare pagina e di piantarla con la caccia alla streghe che sta negando lo sviluppo economico a questa regione.
non conosco le vicende, se non per quanto appreso dai media, ma intuisco la gravità dei fatti conseguenti ad una sentenza di assoluzione completa, perchè i fatti non sussistono… significa che qualcuno ha cercato di “mascariare” qualcun altro. Cosa brutta, ma purtroppo molto comune in Sicilia, più di quanto pensi. Mi auguro davvero che si vada giù duro nei confronti di chi infanga e spergiura… anche per un monito ad altri.