Un documento congiunto per chiedere con urgenza un incontro al governo nazionale e alla commissione Bilancio alla Camera sul futuro dei precari siciliani. E’ il risultato di una mattina di protesta che ha visto scendere in piazza a Palermo migliaia di precari e un centinaio di sindaci capeggiati dal presidente dell’Anci Sicilia, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
Tra questi anche il Sindaco Felice Errante, l’assessore Mattozzi ed oltre 100 dipendenti del Comune di Castelvetrano.
Fonte. Facebook, Leoluca Orlando
Si chiede la proroga dei contratti a termine dei 22mila lavoratori in scadenza tra la fine del 2015 e il 2016. La protesta dunque si sposta ora a Roma. Il documento che sarà presentato al governo nazionale rilancerà il protocollo firmato da sindacati e Anci lo scorso luglio attraverso tre passaggi chiave: superamento del regime delle proroghe avviando i processi di stabilizzazione nelle dotazioni organiche; storicizzazione delle risorse da parte della Regione in favore degli Enti; superamento dei vincoli finanziari e di nuove assunzioni da parte dello Stato.
“È una vergogna ridursi all’ultimo momento – ha dichiarato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – per chiedere una proroga dei contratti quando Anci Sicilia ha fatto una proposta di stabilizzazione progressiva, concordata con le parti sociali e trasmessa formalmente al Governi Nazionale e Regionale. Una soluzione che non grava sulle case dello Stato e che permette che ai cittadini siano assicurati i servizi essenziali che i lavoratori precari svolgono”
Fonte. Facebook, Leoluca Orlando
A Palermo sono al fianco dei lavoratori precari del nostro Comune – ha detto il sindaco di Castelvetrano, Felice Errante – per manifestare insieme a loro e per rafforzare, qualora qualcuno volesse ancora giocare sulla loro pelle per biechi interessi, come l’Amministrazione è da sempre vicina alle loro problematiche.
Il Governo Regionale non può più perdere tempo, non può disperdere le energie per fare fotografie promozionali, deve assumere impegni legislativi importanti per sostenere i comuni ormai al collasso e per mettere definitivamente la parola fine alla piaga del precariato.