Pamela Orrù interviene in Senato sul fallimento della 6 GDO

La senatrice Pamela Orrù è intervenuta in Senato sul fallimento del Gruppo 6 GDO dopo che il Tribunale di Marsala non ha accolto l’accordo proposto dall’Agenzia nazionale dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

L’intesa – ha evidenziato la parlamentare del Pd intervenendo a Palazzo Madama – prevedeva la cessione del ramo di azienda, relativo ai punti vendita del Gruppo 6GDO, ad una società. L’accordo avrebbe consentito la ricollocazione della quasi totalità dei 400 lavoratori dei punti vendita direttamente e indirettamente collegati all’azienda castelvetranese della grande distribuzione con l’avvio immediato dell’attività.

La senatrice Orrù, facendosi portavoce della preoccupazione dei lavoratori e dei sindacati, ha chiesto l’interveto del Governo per “trovare strade alternative”, chiamando in causa il Ministero dell’Interno e tornando a sollecitare una risposta alla sua interrogazione presentata nei mesi scorsi sulla vertenza del Gruppo 6 GDO, augurandosi che “esistano ancora le condizioni affinché il Gruppo possa diventare l’esempio di un’azienda confiscata e ricollocata sul mercato”.

Non possiamo permettere – ha rimarcato la senatrice Orrù – che passi il messaggio che un’azienda con lavoratori venga chiusa per fallimento e si perda occupazione quando, una volta sottratta alla mafia, passa tra i beni confiscati gestiti dall’agenzia preposta.

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  • la senatrice dovrebbe chiedere una commissione di inchiesta finalizzata a verificare come sono stati scelti gli amministratori giudiziari delle ditte confiscate, con quali criteri vengono scelti questi campioni di economia e finanza, e se il loro operato sia stato la causa del dissesto finanziario che ha distrutto l'azienda. Se ciò fosse appurato, si potrebbe avviare un processo utile a ottimizzare e razionalizzare la scelta di amministratori giudiziari nella gestione di beni confiscati. Ad oggi mi sembra che tutto sia molto opinabile e che gran parte dei beni confiscati siano poi andati in malora, a dimostrazione di una scarsa competenza.

  • Belle parole, ma i fatti???? In una politica mondiale dove gli unici interessi sono il potere delle banche calpestando diritti e dignità!!!!!! Lo Stato Italiano non è da meno delle altre nazioni, che importa se molti hanno famiglia, un mutuo, una certa età ect. ect. che colpe hanno i lavoratori, se adesso non riescono a far fronte agli impegni con conti che diventano macigni, allo Stato poco importa se a molti verrà tolta la casa diventando proprietà delle Banche, se non puoi pagare le tasse poca importa allo Stato se ti riduce in povertà!!!!!!!! Ha ragione Papa Francesco a gridare "Lavoro e Dignità", peccato che di umanità i politici non né hanno più, al momento qualcuno sta anche ridendo su questa disgrazia, hanno semplicemente fatto un favore alle Banche!!!!!!

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