Si è svolta davanti ad una nutrita presenza di cittadini, al Sindaco della città di Castelvetrano Selinunte, Avv. Felice Errante, ai componenti della Giunta Municipale, al Presidente del Consiglio Comunale, Vincenzo Cafiso, e diversi consiglieri ed alla delegazione della comunità dei castelvetranesi, guidata dal presidente Luciano Saladino la manifestazione per l’intitolazione di una strada cittadina alla comunità dei Castelvetranesi d’America.
La strada, che è ancora in fase di completamento, per il momento non verrà aperta al traffico, ma in concomitanza della presenza dei nostri concittadini emigrati è stata disposta l’intitolazione. Dopo l’esecuzione dell’inno nazionale americano “star spangled banner” da parte del soprano Maria Rosa Rondinelli, è stato eseguito “Fratelli d’Italia” l’inno nazionale dal tenore Aldo Bianchi, ed è stata scoperta la targa.
L’idea del primo cittadino è stata quella di festeggiare i 25 anni della nascita dell’Associazione, quale riconoscimento del percorso di crescita umana, culturale, sociale e professionale che gli stessi hanno avuto nel corso della loro permanenza negli States, riuscendo anche ad occupare incarichi particolarmente prestigiosi.
Anche il presidente Saladino ha voluto ringraziare l’amministrazione che ha realizzato questo sogno dopo tanti anni. La manifestazione è proseguita presso l’aula consiliare di Palazzo Pignatelli, dove gli esponenti del massimo consesso civico, il Presidente Cafiso ed il vice-presidente Francesco Bonsignore, hanno voluto porgere il loro saluto ai concittadini d’America e ringraziarli per il grande affetto e la vicinanza che manifestano puntualmente alla nostra comunità.
La serata si è poi conclusa con un concerto, che si è tenuto presso la piazza Empedocle allo Scalo di Bruca a Marinella di Selinunte, del tenore Bianchi e dell’Ensemble Lehar che ha visto la proposizione dei più importanti brani della tradizione lirica italiana, quale omaggio ai nostri connazionali emigrati in tutto il mondo, e non sono mancati i momenti di sincera commozione.
ma le transenne, sono strumenti architettonici?
allora apritela alla fluizione veicolare!
quanti bei sorrisi!?!?
Io mi chiedo’ sè gli italiani all’estero possano ancora oggi a testa alta essere orgogliosi del proprio paese d’origine. Sicuramente si sentono legati al territorio, poichè hanno lasciato i loro affetti e un pezzo della propria famiglia. Non certo per quello che ha rappresentato e rappresenta la classe politica attuale, implicata in scandali di ogni tipo, una classe politica alla continua ricerca di privilegi. Che continua in barba ai tanti sacrifici fatti dagli italiani, anche dai nostri emigranti , che si sono fatti una casa, di tartassarli con nuove tasse e imposte di vario tipo. Mi sembra doveroso intestare loro una via o una piazza.
Caro Mario! Non credo che tu sappia quello che dici! Proviamo a farti capire quello che significa la propria terra. Per noi che viviamo all estero da una vita, la nostra terra é TUTTO! Nei momenti difficili che esistono per tutti noi ricordiamo la nostra terra! nei momenti felici noi ricordiamo la nostra terra! quando siamo stati discriminati abbiamo pensato alla nostra terra! E infine: TUTTI gli italiani, compreso i malandrini, dopo tanti anni di mancanza diventano cari cittadini, per dirla esagerata.
Quando parliamo della nostra terra, non accettiamo volentieri che se ne parli male a stranieri, perché é la nostra terra!
Ecco perché parliamo e siamo felici quando ritorniamo, di parlare con chiunque senza pensare che titolo, carica, e orientamento politico ha, indovina perché? PERCHÈ È DELLA NOSTRA TERRA!