Incarichi gratuiti e demagogia. “Castelvetrano cattivo esempio”

Ha destato molta attenzione l’articolo scritto da Michele Ainis per il Corriere della Sera nel quale si analizzano gli “incarichi gratuiti” come prassi nociva delle amministrazioni pubbliche.

Il noto giurista riporta come esempio anche Castelvetrano, dove è successo che un ex assessore si trasformi in consulente: senza busta paga, però conservando la sua stanza.

Se è gratis, c’è l’inganno. E allora l’Italia è la Repubblica degli inganni – scrive Ainis – Provate a digitare su Google «consulente a titolo gratuito»: vengono fuori 606 mila risultati. Nonché il fior fiore delle amministrazioni pubbliche, dal governo nazionale al Comune più sperduto. Ultimo caso: la nomina di 20 direttori nei principali musei italiani. 7 su 20 sono stranieri, altri 4 tornano dall’estero, sicché procureranno un bell’esborso al nostro erario, rispetto alla promozione dei soprintendenti; in compenso la commissione selezionatrice ha lavorato gratis (articolo 4 del bando di concorso).

Ma ormai questa è la prassi, la regola non scritta. Anzi no, sta scritta a lettere di piombo nella riforma Madia: per i pensionati, solo incarichi non retribuiti. Dopo di che succede che la politica si spartisca le poltrone nel cda della Rai, scoprendo a cose fatte che 4 nuovi consiglieri su 7 sono pensionati. Perciò o rinunziano al posto o all’emolumento. Domanda: ma voi ci andreste a lavorare gratis? Non vi sentireste forse un po’ umiliati, sfruttati, raggirati?

I comuni siciliani, poi, hanno più consulenti a titolo gratuito che impiegati. – scrive inoltre Ainis – Così, a Monreale lo psicologo Terzo è al suo terzo incarico. A Piazza Armerina divampa la polemica: pare che fosse vuoto il curriculum degli incaricati, oltre che il loro portafoglio.

Mentre non si contano i casi in cui l’ex assessore si trasforma in consulente: senza busta paga, però conservando la sua stanza. È successo, per esempio, a Castelvetrano; ma anche Crocetta ha nominato consulente non retribuito un suo precedente assessore.

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  • Premetto: non amo lavorare gratis, l'ho detto mille volte. E non devo ripeterlo. La demagogia del gratuito mi fa venire il vomito. Premesso questo, sono un "esperto a titolo gratuito del sindaco con incarico ben determinato e ritagliato: la didattica teatrale". Cerco di far comprendere: più di dieci anni fa ho costruito (le cose si costruiscono non si creano!) l'Akkademia del Teatro Selinus una scuola per i giovani in cui la vacuità del tempo ozioso potesse essere riempita da una finalità nobile di formazione, disciplina, amore, ardore... il teatro. Inutile fare il modesto: questa cosa ha funzionato sempre di più, con tanti corsi per bambini, ragazzi, adulti... La Città e l'hinterland se ne sono appropriati fino a vivere come un "lutto" l'anno oscuro in cui non abbiamo potuto fare i corsi come speravamo. Ora grazie al Sindaco Felice Errante, che ne ha perorato la causa, mostrandone la validità in termini di territorio e non solo di località, e ai Sindaci del Consorzio di Legalità e Sviluppo, si riparte. Ecco il motivo della gratuità: si chiama SPERANZA che quello che hai costruito (immodestia bis!) non cada a pezzi, non venga demolito da incuria, approssimazione, blasoni distratti di chi però il lavoro "sporco" della formazione dei giovani, DAVVERO, non sa farlo. Io lo faccio da 24 anni! Ecco il motivo per cui, se mi si chiede, preferisci continuare questo lavoro (magari con sacrifici enormi, magari non potendo più garantire 6 docenti, ma da solo, non 6 corsi ma 2) oppure lasciar perdere ogni cosa e vederne la fine, io ho risposto con l'odiosa parola "va bene, gratis". Questo, vi prego, aiutatemi a spiegarlo ad Ainis, osservatore acuto ed intelligente, che però dovrebbe vedere il volto dei ragazzi del laboratorio di teatro e delle loro madri quando si dice loro "è finita! chiudiamo". Questo è il Sud. E non lo si può scrivere a blasoni, nè da lontano, alla Verga! ma da dentro, come Giusti Sinopoli.

  • Io questa ricerca consigliata dal giurista ainis, che dalle poltrone di ballaro mi sembrava una persona preparata, l' ho fatta e dopo i primi duecento risultati mi sono scocciato. Eppure il professorone indica Castelvetrano come cattivo esempio, mettendo alla gogna angora una volta una città. A pensare male si da peccato ma spesso si indovina diceva Andreotti ed io, come molti altri cittadini liberi e pensanti della nostra Castelvetrano, comincio ad averne le scatole piene, di questi rancorosi ex politicanti o giornalisti che dopo aver perso la poltrona scaricano tutto il loro rancore sulla città! Errante potrà avere un sacco di difetti, ma mi pare una persona seria ed onesta e forse a questi infami questo non va giù ed allora non potendolo accusare di alcunché hanno fatto partire una campagna denigratoria prima su scala comunale, poi regionale ed ora nazionale! Che schifo qui non siamo in presenza del marito cornuto che per fare un dispetto alla moglie si taglia gli attributi, ma di fronte un gruppo di meschini che pur di buttare merda addosso al sindaco, non esitano a demolire una città! Vergogna. Sfogate le vostre frustrazioni altrove e lasciate in pace una città che a fatica si sta scrollando quintali di letame di dosso, non occorre che ne facciate altro

  • Secondo il mio modesto parere credo e voglio sperare che gli incarichi a titolo gratuito siano solo un modo per ottimizzare e continuare progetti che altrimenti andrebbero perduti per ovvie ragioni (rimpasti di giunta docet)o ancora meglio si da la possibilità all'amministratore di non perdere persone che possano comunque arricchire il suo operato.Credo non sia frustante lavorare a titolo gratuito nella politica del resto ci si occupa del bene comune,quante volte ci siamo detti che la politica non è uno stipendificio?per quanto mi riguarda metterei compenso a titolo gratuito ad ogni livello...sicuramente in qualche comune fatta la legge avranno trovato l'inganno.se poi necessariamente dobbiamo cercarvi il marcio su tutto ciò che ci circonda beh signori miei consiglio vivamente di trasferirci.

  • Penso che molti non abbiano afferrato la reale criticità dell'articolo in questione. Non viene a nessuno l'idea che così facendo si incrementa il detto " tu dai una cosa a me e io do una cosa a te". Non viene a nessuno l'idea che se la Sicilia non decolla è pure colpa di questi incarichi gratuiti? Che poi proprio gratuiti non mi sembrano,io ti lavoro gratis, è vero, ma tu mi dai visibilità con un titolo che vale più dei contanti agli occhi del popolino. Perché questo non succede in altri stati che sono finanziariamente ,culturalmente e moralmente ben messi? Io ho voluto fare un esperimento qui in Germania,pressapoco quasi uguale a questo con gli italiani emigrati. Quello che dite che sia normale amministrazione in Italia,qui ha ricevuto critiche a non finire, ed è stato definito un ricatto. Questo per fare capire che la mentalità in Sicilia deve cambiare,come è cambiato il pensiero di quegli italiani, dopo aver messo piede in un altro Stato straniero e con altre possibilità lavorative. Se poi pensate che questi consulenti ,portino esperienza e professionalità a costo zero, non chiamateli "esperti o addetti con incarichi del Sindaco a titolo gratuito" ma chiamatelo volontariato , senza accostare il vostro nome a quello di un politico di turno . Il lavoro,la professionalità, la serietà deve essere retribuita .

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Redazione