Per questa inchiesta, erano stati emessi avvisi di garanzia e successivi rinvii a giudizio per il Parco Archeologico a Caterina Greco e Luigi Lentini, per il Comune di Castelvetrano a Giuseppe Taddeo e Danilo La Rocca, per l’azienda che stava eseguendo i lavori a Francesco Seidita. L’opera è stata finanziata al Comune dall’UE, attraverso un fondo europeo per oltre 3 milioni di euro.
Oggi pomeriggio, tutte le persone coinvolte nell’indagine sono state assolte a formula piena perchè il fatto non sussiste dal Tribunale di Marsala. Inoltre, si può escludere un secondo grado di giudizio dato che lo stesso PM ha chiesto l’assoluzione degli imputati.
Gli uomini del Nucleo operativo del Corpo forestale regionale nel 2012 avrebbero accertato che stava per essere riutilizzato il materiale con cui nel 1980 era stata realizzata una duna e che, per quel che conteneva, sarebbe dovuto essere invece conferito in discarica. La sentenza di oggi, ha chiarito invece che quanto affermato dal Corpo Forestale non corrispondeva a verità. L’interruzione dei lavori protratta per oltre 15 mesi ha però irrimediabilmente provocato gravissimi danni sia dal punto di vista paesaggistico che turistico per la borgata di Marinella di Selinunte e come se non bastasse l’azienda appaltatrice ha inoltre rinunciato ai lavori.
Grande soddisfazione per i difensori delle parti in giudizio: Avv. Miceli per la Dott.ssa Greco, Avv. Lentini per Seidita e Lentini, Avv. Scozzola per l’Ing. Taddeo e Avv. Giacalone per l’Ing. La Rocca.