Il testo prevede, oltre che l’inclusione dell’inno nazionale nei programmi scolastici, che il 17 marzo, data della proclamazione a Torino nel 1861 dell’Unita’ d’Italia, verrà celebrata la “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera”. Il 17 marzo non sarà, comunque, una festività civile e rimarrà un giorno lavorativo.
L’obiettivo, si legge nella relazione, è “ricordare anzitutto le origini dell’inno, nato nel 1848 in un periodo particolare della storia italiana. Il cosiddetto ‘Canto agli italiani’, scritto da Mameli e musicato da Novaro, non è purtroppo conosciuto appieno dagli italiani e pertanto si prevede che dall’anno scolastico 2012/2013 nelle scuole di ogni ordine e grado siano organizzati percorsi didattici ed iniziative per informare sul significato del Risorgimento e sulle vicende che hanno condotto all’Unità nazionale, alla scelta dell’inno di Mameli, alla bandiera nazionale e all’approvazione della Costituzione.
Tali iniziative saranno svolte nell’ambito delle attività finalizzate all’acquisizione delle conoscenze e delle competenze relative a ‘Cittadinanza e Costituzione'”.
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Funalmente le giovani generazioni avranno modo di conoscere quei sentimenti di appartenenza e di amor patrio.
Bisognerebbe ricordare alla Lega ed affini che l'Itlia e Mameli c'erano ben prima di loro...e quantomeno non han fatto quelle boiate che ahimè ci è dato vedere e subire dalla camiciole verdi.