Intervista Beppe GrilloLe bandiere, i monumenti, le stelle. Il cuoco, che rappresenta l’Unità Europea e che prepara i piatti tipici di ogni paese, una mappa geografica dell’Europa circondata da visi di persone di età e sesso diversi che, attraverso un fumetto, informano su quello che si può fare per i diritti di tutti.

E’ così che i bambini immaginano l’Europa. Ormai non siamo più italiani, francesi, tedeschi o spagnoli, siamo tutti europei. E ci teniamo per mano nei loro disegni colorati a matita, noi europei senza frontiere, senza muri, senza pregiudizi, senza guerre e contro le ingiustizie.

Se potessero votare, chissà per chi voterebbero i bambini. Chissà chi sceglierebbero tra la Banda Bassotti e Topolino. Chissà se anche loro si lascerebbero convincere che Paperone potrebbe davvero lavorare per la ricchezza di tutti, senza fare gli interessi del suo deposito. Chissà come ci rimarrebbero se Qui, Quo e qua venissero cacciati via dalle Giovani Marmotte per delle irregolarità sul manuale.

E se Superpippo cambiasse idea e si mettesse coi cattivi, tramando contro Paperopoli?
E’ difficile spiegare ai bambini che tutto questo è già avvenuto nel mondo della politica degli adulti. Una politica che ormai pochi riescono a vedere come buona o cattiva. Una politica che non si può dividere in bianco e nero, una Paperopoli sottosopra che trova la sua identità nelle sfumature di grigio, guarda caso il colore che meno piace ai bambini.
Ma se i bambini non possono votare, noi possiamo. E se, dicendo loro la verità sul perchè abbiamo votato tizio o caio, loro saranno fieri di noi, vorrà dire che avremo tentato davvero di cambiare. Nel nostro piccolo. Anche per loro.

Egidio Morici
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