IO SONO INDIGNATO, l’Italia ha “sminchiato” 300 milioni di euro

Si, 300 milioni di euro, quindi 5 euro per ogni italiano vivente: è il costo del mancato accorpamento dei referendum alla data delle elezioni amministrative.

La decisione, chiaramente presa nella speranza di non far raggiungere il quorum ai referendum, è di per sé scandalosa, ma lo è ancor di più se rapportata alle polemiche di questi giorni sul costo che avrebbe avuto la festa una-tantum del 17 marzo: polemiche che hanno avuto effetto, visto che per risparmiare ci hanno tolto un giorno di ferie.

Quindi, riassumendo: per la festa dell’Unità d’Italia l’Italia non ha un soldo (lo hanno detto la Lega e la Confindustria) e la festa è gentilmente finanziata dai lavoratori, invece per evitare l’Election Day l’Italia è ricca, talmente tanto da poter buttare dalla finestra 300 milioni di euro. In attesa di prese di posizione di Lega e Confindustria anche su questo argomento (ma, chissà perché, non ci credo molto…) ci rimane una sola cosa da fare: andare a votare ai referendum e soprattutto invitare il maggior numero di persone a farlo, così da raggiungere il quorum e dare il chiaro messaggio a questi imbroglioni che ci governano che non bastano questi mezzucci per tacitare il popolo italiano.

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  • Per chi avesse ancora poco chiaro come votare ai referendum abrogativi a cui saremo chiamati ad esprimerci nei giorni 12 e 13 Giugno:

    a) I referendum sono 4:

    1) Il primo quesito sulla privatizzazione dell'acqua riguarda le modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione. (Acqua 1 o privatizzazione)
    2) Il secondo quesito riguarda la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma. (Acqua 2 o tariffe idriche)
    3) Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme. (per evitare la costruzione di nuove centrali nucleari sul territorio italiano)
    4) Abrogazione della legge 7 aprile 2010, n. 51 in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale. Abrogazione. (legittimo impedimento)

    b) Essendo i referendum ABROGATIVI e quindi per sopprimere parte o la totalita' delle leggi proposte bisonga:

    1) Votare SI se s'intende NON far costruire centrali nucleari in Italia, o NON permettere la privatizzazione dell'acqua, o NON far valere il legittimo impedimento per il Presidente del Consiglio e dei Ministri.
    2) Votare NO se invece si vuol dire SI alle centrali nucleari, SI alla privatizzazione dell'acqua, SI al legittimo impedimento.

    Credo che sia importantissimo spiegare questa cosa a tutti anche con il passaparola per chi non utilizza internet per informarsi.
    E' altresi' a mio parere importantissimo andare a votare ai referendum proposti.
    Se qualcuno vuole aggiungere qualcosa o correggere qualche mio errore. Grazie dell'attenzione.

  • E' la solita presa per il culo al quale gli italiani non reagiscono. Mi auguro che almeno si vada tutti a votare per esprimere la nostra volontà di abrogare queste prese per i fondelli al popolo italiano.

  • E noi recuperiamo in dignità questi 300 mln di Euro andando in massa a votare per il referendum e scuotendo le coscienze di chi pensa "che tanto non serve a nulla, tanto sono sempre i soliti". In questo caso no, serve eccome, per il nostro futuro, quello dei nostri figli, nipoti e pronipoti. E, come dice Giuseppe Ingoglia, bisogna spiegare bene cosa succede votando Si o No, perchè, come al solito, i quesiti sono posti in politichese per confondere le idee....

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Redazione