[di Giovanni Falcetta] Quasi senza avvertirlo gli Italiani sono ripiombati in un Regime, di fatto, feudale. Esistono solo i Padroni e i Servi, con varie gradazioni al loro interno. Chi non riesce ad essere inserito al posto ” giusto “, è destinato all’ inesistenza, alla solitudine, alla fame.
Da tempo stiamo precipitando in un Regime acostituzionale, se non anticostituzionale, e la maggior parte dei cittadini, soprattutto delle classi sociali medio – basse, manipolati dai Media della carta stampata e delle Televisioni, pubblici e privati, in mano ai potentati economici e politici, sembra che non se ne siano resi ancora conto.
Il Potere tende a concentrarsi nelle mani del Governo e della sua maggioranza composta da uno strano cocktail destra – centro – sinistra (ddl Boschi), le cui scelte sono fermamente rivolte verso un liberismo economico – sociale selvaggio al servizio delle banche nazionali e internazionali e delle imprese multinazionali tutti organismi tesi a massimizzare i profitti con ogni mezzo, anche illecito, con le speculazioni finanziarie in borsa e il dumping salariale, piuttosto che ad investire in una ripresa economica reale basata sull’aumento del potere d’acquisto dei cittadini.
Obiettivi realizzati con mezzi di fatto autoritari, nazionali e sovranazionali, all’interno di un sistema solo formalmente di democrazia rappresentativa. La Costituzione del 1948, repubblicana, antifascista, dagli anni ’90 in poi, è stata progressivamente svuotata dalla cosìddetta Costituzione Materiale, non solo nella seconda parte, Istituzionale, ma anche (e ciò è gravissimo !) nella prima parte, cioè, nei Diritti dei Cittadini che sono ormai divenuti discrezionali come Les Droits Octroyés dell’ Assolutismo prima dell’ ’89. E’ stato abolito l’art. 3 con la sua solenne affermazione dell’uguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge. Gli Italiani sono stati ridotti a ‘ zombi ‘, come ha scritto, di recente, Maurizio Viroli in un articolo su un noto quotidiano, alcuni inconsapevolmente, altri per servitù volontaria, da una costante e progressiva manipolazione mediatica delle loro coscienze.
L’unico valore è il Denaro, l’essere amico o servo del piccolo, medio o grande potente di turno. I Media appoggiano servilmente l’attuale Regime. La pietà è morta. Al di là delle vuote parole non esiste più il minimo “Senso della Comunità ” che, al prezzo di lotte secolari, gli Italiani onesti si erano conquistati. Domina il cinismo dei Potenti verso il Popolo, ma anche tra la gente comune. E sarà peggio se il prossimo referendum popolare dirà sì alle Riforme Istituzionali (dubbi intorno al referendum ). “Il Re, allora, sarà veramente nudo”, come nella fiaba I vestiti nuovi dell’imperatore di Hans Christian Andersen. E non ci conforta rammentare che gli stessi giudizi sugli Italiani li troviamo, in passato, negli scritti di Dante Alighieri o nel Discorso sullo stato presente dei costumi degli Italiani di Giacomo Leopardi o, se risaliamo al ‘900, citare la frase di Ennio Flaiano “La situazione politica in Italia è grave ma non è seria” (Diario notturno,1956).
Ha collaborato con le Case Editrici Sellerio e Novecento di Palermo, curando la pubblicazione di alcuni testi di narrativa e saggistica storica dello scrittore romantico svizzero – francese dell’ ‘800 Charles Didier (1805 – 1864). Di lui ha curato l’edizione in italiano de la Questione Siciliana, pamphlet storico – politico sulla Rivoluzione Siciliana del 1848 (Edizioni Novecento, Palermo, 1991).
Sta cercando di ricostruire, per un suo prossimo libro, la vita privata e politico–intellettuale di Llazar Fundo, albanese, antifascista, ex comunista, antistalinista, deportato nel 1940 al confino di Ventotene (dove divenne amico di Sandro Pertini e Altiero Spinelli) fatto fucilare dal dittatore albanese Enver Hoxha, per attività anticomunista ed antisovietica nel Settembre del 1944.
di Giovanni Falcetta
per lavocedinewyork.com