Si è svolta sabato 12 giugno a partire dalle ore 17, presso il Baglio Florio delle Cave di Cusa, a Campobello di Mazara, l’evento di presentazione della pubblicazione “Itinerari culturali preistorici nella Valle del Belice”, curato dal prof. Vito Zarzana, realizzato grazie alla collaborazione dei Rotary Club Castelvetrano-Valle del Belice, Mazara del Vallo, Menfi-Belice-Carboj, Partanna e Salemi.

L’incontro, che si è svolto all’aperto, ha visto una nutrita partecipazione dei Club coinvolti, degli Amministratori locali dei territori trattati nel libro, di associazioni del territorio.
Sono intervenuti, oltre ad Anna Maria Raineri, Presidente del Rotary Club Castelvetrano, i Presidenti dei Club Rotary partecipanti, Calogero Giorgi, Saverio Bucceri, Tommaso Masanelli, Vito Sciacca Parrinello, i Sindaci dei Comuni di Campobello di Mazara, Castelvetrano, Menfi, rappresentanti istituzionali di Mazara del Vallo e Partanna. Per la parte tecnica sono intervenuti Stefano Cascio, presidente della Commissione Archeologia Ritrovata del Rotary, Valeria Li Vigni Tusa, Soprintendente del Mare della Regione Siciliana, l’autore della pubblicazione, Vito Zarzana. Ha chiuso i lavori Goffredo Vaccaro, Governatore designato 2023-2024 del Distretto Rotary 2110 Sicilia – Malta.

E’ stata una manifestazione nel segno del prof. Sebastiano Tusa, convitato di pietra di una serie di iniziative che con la sua lungimiranza e sensibilità aveva innestato e che ora vedono realizzazione grazie a tutti coloro che hanno avuto l’opportunità di collaborare con lui, come nel caso di Vito Zarzana. Tutti gli intervenuti hanno dedicato un pensiero ed un ringraziamento per il prof. Tusa, la cui eredità di pensiero ed azione continua a produrre effetti benefici nei territori che lui amava tanto. Ad iniziare dal tema della pubblicazione, l’archeologia preistorica per valorizzare i siti meno conosciuti ma che pure furono il viatico per lo sviluppo della civiltà fenicio-punica e greca in questa parte della Sicilia. Ognuno dei territori dei comuni coinvolti presentano giacimenti culturali spesso sconosciuti agli stessi abitanti ma che pure raccontano di una Sicilia ricca e prosperosa, di un’area belicina rigogliosa di foreste, flora e fauna in grado di sostentare le comunità preistoriche già 5000 anni prima di Cristo. La ricerca e lo studio di queste comunità sono gli elementi di un viaggio nel territorio che può contribuire al rilancio nell’area delle attività turistico-culturali e dell’indotto. Ecco un esempio della cosiddetta “Archeologia pubblica”, in grado di dare valore aggiunto ai territori che detengono patrimonio culturale.
Ma sono anche storie di appassionati del territorio che si dedicano a queste tematiche lasciando oltre la propria esistenza un contributo fondamentale per la crescita culturale oltre che economica di questo lembo di Europa. Per questo Vito Zarzana ha dedicato il libro oltre a Sebastiano Tusa anche agli amici Aiello e Varia, che è come se avessero scritto il libro con lui.

Come evidenziato anche dal Governatore designato Goffredo Vaccaro, guardare al passato per programmare un futuro migliore basato sulla cultura perché possiamo vivere da Uomini con la U maiuscola. Valeria Li Vigni, vedova del prof. Tusa ha detto che queste sono le attività che “fanno la differenza”.

Tutti i Sindaci e gli Amministratori intervenuti hanno sottolineato l’importanza del lavoro svolto per le comunità ed è stato elogiata anche il ruolo del Rotary che ha dimostrato con i fatti che fare sistema funziona e dà risultati. Un prossimo passo, a breve, è la presentazione al pubblico del nuovo percorso di valorizzazione di uno di questi siti a Marcita, in territorio di Castelvetrano, grazie alla collaborazione tra il Rotary di Castelvetrano – Valle del Belice, della Soprintendenza Archeologica di Trapani, della sezione di Trapani Sviluppo Rurale dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura, della Rotta dei Fenici, del Gruppo Archeologico Selinunte e del PAM di Partanna.

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