Quattro chiacchiere con un personaggio del calibro di Giuseppe Rago, castelvetranese purosangue, non sono mai da buttare, perchè al di là dell’aspetto dialettico-culturale, abbiamo, con particolare sorpresa, scoperto la gran vena di scrittore che il giovane siciliano ha avuto modo di far constatare. Proprio all’indomani della presentazione del romanzo Kosmidion, abbiamo incontrato l’autore Giuseppe Rago che ci ha spiegato le ragioni del suo lavoro Kosmidion. Un evento decisamente chic, quello svoltosi venerdi 9 dicembre al Cortéz Cafè, a Castelvetrano. La splendida scenografia del Sistema delle Piazze ha fatto da sfondo a una serata in cui gli ospiti, bevendo dell’ottimo vino toscano e degustando una vastissima gamma di prodotti tipici castelvetranesi (olive, formaggio primo sale, l’ormai celeberrimo pane cunzatu e tanto altro), hanno potuto assistere alla presentazione del romanzo Kosmidion, di Giuseppe Rago. Il giovane autore infatti, castelvetranese di nascita anche se da diversi anni residente tra Roma e Milano, ha scelto il paese natale come location per il lancio ufficiale della sua opera, di fronte a una platea interessata e partecipativa.
“Non avevo mai pensato di scrivere un romanzo. – ha detto il giovane scrittore castelvetranese– Tutto è nato per caso, quando una sera di quattro anni fa mi sono imbattuto in un nome, allora sconosciuto ma che presto sarebbe divenuto più che familiare: quello di Goffredo di Charny. Mi sono reso subito conto che molti aspetti della sua vita si prestavano perfettamente alla creazione di una bella storia. Certo, sul momento non avevo ancora le idee molto chiare su quello che avrei voluto raccontare, ma ricordo che senza pensarci troppo mi misi alla tastiera e di getto scrissi quello che poi sarebbe diventato il primo capitolo.”
Le difficoltà per scrivere un romanzo come Kosmidion, ha ammesso Giuseppe, sono iniziate subito dopo:
“Mi resi conto quasi subito che scrivere una storia ambientata oltre seicento anni fa non era affatto facile. Tutto doveva essere documentato: situazione storica, sociale e politica dei luoghi che avrebbero fatto da sfondo alla vicenda; stili di vita, abitudini, usi e costumi di ogni classe dell’epoca, e così via. Non potete immaginare che sforzo richieda calcolare un semplice spostamento: se, per esempio, avevo la necessità di far viaggiare un personaggio da Parigi a Reims, dovevo prima calcolare la distanza e tradurla in miglia, per una narrazione che fosse il più possibile attinente al periodo storico; successivamente mi mettevo con pazienza a cercare notizie sulla possibile presenza di foreste, o fiumi, o altro, sul percorso; infine, calcolavo la velocità media del mezzo di trasporto utilizzato: cavallo, carro, piedi.”
Poche sono state le anticipazioni di Giuseppe Rago sulla trama di Kosmidion:
“E’ la storia di una ricerca. Goffredo viaggerà attraverso la Francia, in compagnia di due fidati amici, giungendo fino a Roma, dove finalmente entrerà in possesso di una delle reliquie più sante della Cristianità, un oggetto che ancora oggi muove folle impressionanti da tutto il mondo: la Sindone di Torino.” Kosmidion è un romanzo sicuramente ben congeniato, che si legge piacevolmente e tutto d’un fiato. Un giallo/thriller medioevale che fa venire in mente subito paragoni altisonanti, a cui l’autore oppone con forza un secco rifiuto:
“Non mi sogno neanche di paragonare il mio romanzo a Il nome della rosa, non scherziamo! Ammetto, però, che il libro di Eco, un’opera che amo, è stato per me una fonte di ispirazione importantissima, così come alcune pagine del Vingt ans après di Alexandre Dumas padre.”
Per concludere, l’autore di Kosmidion ha detto:
“Molti di noi hanno un approccio alla storia che è meramente scolastico: ci concentriamo sul quando e sul cosa e a volte perdiamo di vista il perché. Ricordiamo gli avvenimenti ma spesso ci dimentichiamo degli uomini che, con le loro passioni, le loro paure, i loro sforzi, hanno fatto sì che quegli avvenimenti potessero accadere. Goffredo è stato un uomo che, in qualche modo, ha fatto la storia. Ma dalla stessa storia è stato messo da parte e dimenticato. Spero vivamente di poter contribuire, nel mio piccolo, a cambiare il punto di vista con cui ci approcciamo ai grandi eventi storici.”
Kosmidion è edito da Booksprint Editore (www.booksprintedizioni.com). E’ acquistabile on line sui maggiori siti italiani del settore (www.ibs.it – www.amazon.com) e sul sito della casa editrice. E’ inoltre ordinabile da qualunque libreria italiana, in particolare dalle librerie del gruppo ARION.
Gianfilippo Bonanno e Manuela Bongiorno
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Che dire.....complimenti sinceri al nostro compaesano con l'auspicio che possa trarre grandi soddisfazioni dalla sua passione per la scrittura. Peccato che, come sempre più spesso purtroppo accade, Giuseppe Rago non viva e quindi lavori a Castelvetrano ( sebbene io non conosca le vicende che lo hanno allontanato dalla Sicilia).