Tenuta nel gabinetto del Sindaco a Castelvetrano, venne trafugata nel 1962. Si presume che i malviventi, che si erano impossessati della statua di bronzo, si resero conto di quanto rischioso fosse il trasporto per una vendita clandestina all’estero anche perche’ nessuno dei grandi mercati internazionali volle sobbarcarsi il rischio dell’operazione e pare che chiesero un riscatto alle autorita’ per la restituzione.
La statuetta fu ritrovato il 13 marzo 1968 a Foligno dopo uno scontro armato tra una banda di ladri e le forze dell’ordine.
Fu affidata all’Istituto Centrale del Restauro di Roma per riportarla nelle migliori condizioni e restituita al museo civico di Castelvetrano dove attualmente e’ custodita. A parere degli esperti, la statuetta e risalente ai primi decenni del V a.C., rappresenta un adolescente nudo in posizione eretta con la gamba destra un po’ inclinata in avanti. . La statua nel suo insieme ben fatta, anche se non perfettamente curata nei particolari, unisce elementi dorici, che si possono cogliere nella composizione delle spalle e della testa, con tratti della statuaria attica, presenti nella struttura somatica e nell’astrazione dell’espressione. Il capo ornato da una pettinatura elaborata poggia su un collo esile.Ma chi raffigurava l’Efebo?Una divinita’?Un Guerriero?Un Contadino?Chi fu a realizzarla?Cosa voleva rappresentare? Purtroppo la mancanza di fonti letterarie ed epigrafiche al riguardo, non permettono una risposta sicura. Così anche l’identità dell’Efebo selinuntino rimane avvolta da un velo di mistero.
(Luca Russo)
View Comments
visto che a cvetrano esiste la festa dei morti, ritengo l'efebo, una bambola funebre di qualche bimba selinuntina, come i pupi di zucchero e di conseguenza il simbolo della vita che in greco era bios al maschile....
peppe camporeale sa tutta la storia dal punto di vista artistico e storico- letterario. Fu trafugata dal boss di C/bello di Mazara Leonardo Bonafede e nel corso di un'indagine della Polizia umbra fu scoperto proprio mentre era in corso la trattativa di vendita. Diciamo pure che qualche nostro concittadino si sia reso complice del furto.