La bellezza sta nella diversità. Lo sa bene Adriano Napoli, 22 anni, una laurea triennale in Ingegneria meccanica in tasca e un’adolescenza allevata tra famiglia, scuola, amici e parrocchia. Adriano agli occhi degli altri appare un “diverso”: il suo viso è ancora segnato dall’acne, quei foruncoli sul viso che hanno accompagnato l’adolescenza di ognuno di noi, per poi abbandonarci una volta completata l’età dello sviluppo. Una sorte di spartiacque tra la giovinezza e la maturità. Ad Adriano, invece, l’acne non l’ha più abbandonato e, ancora oggi, che ha 22 anni, lui ha imparato a “conviverci”.

La sua storia che oggi CastelvetranoSelinunte.it racconta è fatta di coraggio e speranza che si racchiude in una frase: «Non mi interessa dei giudizi degli altri, vado avanti dando forza a chi ha bisogno». Il tempo di pandemia ha segnato profondamente Adriano. «Con l’acne ci ‘convivo’ da 4 anni – racconta – credevo che, prima o poi, andasse via e, invece, è ancora qui con me…». Il Covid e l’uso delle mascherine ha ulteriormente aggravato la situazione: «Probabilmente questo peggioramento è stato dovuto all’uso insistente e obbligatorio delle mascherine. In soli 9 mesi, le condizioni del mio viso si sono totalmente stravolte». Visite presso tre dermatologi diversi e nessun risultato sperato. Anzi, Adriano si è accorto, giorno dopo giorno, che le condizioni del suo viso sono peggiorate.

«Non nego che molte volte ho pensato di gettare la spugna e arrendermi – racconta – ma ho sempre creduto nella speranza che qualche dermatologo potesse aiutarmi a trovare una soluzione concreta». Non è ancora successo. Ma quella diversità sul suo viso, che sembra contrapposta ai canoni estetici della bellezza fatta di pelle liscia e perfetta, per lui è stata segno di forza. Per Adriano non è stato facile sentirsi dire “ma come mai sei combinato così?”, rispondere, spiegare e far comprendere. Lui, però, non si è mai perso d’animo: «Ho imparato ad apprezzare il mio viso così com’è, e tutti i segni che ancora oggi mi compaiono mi fanno ricordare tutte le volte in cui sono stato male per la mia condizione».

La sua forza è oggi nel non curarsi dei giudizi degli altri: «Ho imparato ad avere più autostima – spiega – a guardarmi allo specchio e ad apprezzarmi così come sono, con tutte le mie piccole cicatrici, nella speranza che arrivi il tempo di lasciare tra i ricordi l’acne». Nell’era dei selfie e, spesso di bellezze costruite, il sorriso e la forza di Adriano sono la migliore chiave di lettura che, alla fine, la diversità è bellezza. Del cuore, prima di ogni altra cosa.

Settembre 2020.

Giugno 2021.

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