Il festival metal Sikelian Hell, previsto per il 22, 23 e 24 luglio allo stadio comunale Catella di Alcamo, non si farà più.
Gli organizzatori della manifestazione, infatti, fanno sapere che a causa delle pressioni esercitate dalla Chiesa locale l’amministrazione comunale di Alcamo è stata costretta ad annullare il festival. Secondo gli organizzatori la Chiesa locale avrebbe organizzato una raccolta di firme e minacciato un corteo contro “una manifestazione satanica”. Nei giorni scorsi, a causa di queste pressioni, era stata depennata dalla scaletta del festival la band Necrodeath per il contenuto dei brani reputati anti cristiani.
“A tre giorni dall’allestimento l’amministrazione comunale ci ha lasciati da soli nonostante ci avessero autorizzato all’utilizzo dell’impianto averci dato l’ok al patrocinio. Con tutti i problemi legati allo scandalo pedofilia la Chiesa si accanisce contro una manifestazione musicale laica. Spero che i giovani siciliani reagiscano a questa ingiustizia. La nostra cooperativa Officine Festival è formata da giovani che hanno deciso di non andarsene da questa terra per cercare di fare qualcosa di buono qui. Questi giovani rischiano ora il fallimento perché la Chiesa è stata più forte della politica. Noi però avevamo tutto in regola”.
Firma la petizione: http://www.petizionionline.it
Manfredi Pellitteri
Tel. 3208969995
http://www.sikelianhell.com
http://www.myspace.com/sikelianhell
info@officinefestival.com
AUTORE. Manfredi Pellitteri
piena solidarieta’ …meno male che c’e la scusa del diavolo….!
PIENA SOLIDARIETA’ CON RAGAZZI ED IL GRUPPO..
L’ARTE NON CONOSCE DIAVOLI ET & !
DR.m°PAOLO FILIPPI
PIENA SOLIDARIETA’ CON I RAGAZZI DI ALCAMO ED IL GRUPPO
L’ARTE NON CONOSCE …DIAVOLI O SANTI ET & !
DR.M°PAOLO FILIPPI
CASTELVETRANO
Ah! non sapevo che in Italia non c’è più la libertà di religione….
Quindi devo ridiventare cattolico…..
firmate la petizione, ne va della libertà d’espressione otre che della sorte economica di un gruppo di ragazzi!
Sulla vicenda dell’annullamento del Metal Sikelian Hell di Alcamo per le pressioni della Chiesa, la politica è rimasta in silenzio, noi abbiamo preso la nostra posizione!Ecco il nostro comunicato stampa:
LA “SANTA INQUISIZIONE” DI ALCAMO
La notizia dell’annullamento del Metal Sikelian Hell di Alcamo è soltanto la conferma che in Italia spesso a governare non è la politica, basandosi su criteri di libertà di cultura, religione, parola, ma il potere temporale della Chiesa che mira a consolidare i propri dogmi mediante la distruzione delle culture diverse dalla propria, grazie all’autorità di cui dispone e ad una politica, personificata qui dal sindaco di Alcamo Giacomo Scala, che si piega alle esigenze del potere (qualunque esso sia, ecclesiastico in questo caso). In una sola parola questa si chiama intolleranza e ci ricorda, declinando la storia all’attualità, i 500 anni in cui la Chiesa Cattolica ha imposto la propria supremazia spirituale con la violenza, eliminando fisicamente ogni opposizione dalle zone sotto la sua influenza politica, la Santa Inquisizione appunto.
È scandaloso che la Chiesa si adoperi, e vi riesca addirittura, per l’annullamento di un evento culturale in una nazione LAICA dove Chiesa e Stato sono indipendenti come sancisce l’articolo 7 della nostra Costituzione, che, chissà perché, ormai viene stretta a molta gente di potere.
Pensando pragmaticamente anche quanto la tre giorni di rock duro sarebbe stata un’attrazione per migliaia di giovani provenienti da tutta l’Italia, una possibilità turistica per la città di Alcamo, che ne avrebbe tratto anche importanti vantaggi economici, la notizia ci fa ancora più rabbia.
Per fare fuori un qualcosa che non fa parte della cultura ecclesiastica, i vertici della Chiesa hanno iniziato una vera e propria opera di denigrazione, basata su bigottismo e pregiudizi, che ha offeso migliaia di giovani, oltre che gli organizzatori dell’evento. Hanno parlato di musica satanica, di concerto blasfemo, addirittura violento. Ma ci chiediamo: chi sta esercitando la vera violenza in questo caso? La domanda è naturalmente retorica.
Chi la pensa diversamente ha il diritto di far annullare un concerto? Allora sarebbe un diritto per tutti coloro che non sono cristiani adoperarsi per vietare le funzioni religiose della Chiesa? Tolleranza, diversità di pensiero, libertà sono parole che suonano nuove ai prelati della chiesa alcamese?
Non possiamo negare di essere profondamente amareggiati. Il sindaco Giacomo Scala dovrebbe assumersi le proprie responsabilità e fare marcia indietro, anziché tentare di salvarsi in calcio d’angolo parlando di problemi burocratici. Siamo sicuri che, per paura, non lo farà e allora provocatoriamente gli proponiamo di istituire ad Alcamo un governo confessionale e non più laico, magari una colonia dello Stato Vaticano. Lo scenario storico-geografico non sarebbe poi così stravagante: in fondo il Medioevo, dopo questa vicenda, ci sembra molto più vicino di quanto potrebbe in apparenza sembrare.
Giovani Comunisti/e – Circolo “Peppino Impastato” di Partinico