La crisi a Castelvetrano, colpisce l’economia reale ma non quella bancaria. Secondo alcuni dati pubblicati dal sistema statistico collegato alla Banca d’Italia a Castelvetrano, nel 2013, risultano attivi, nei vari istituti di credito, 20 mila conti correnti e 650 milioni di Euro circa di risparmio gestito nelle varie forme disponibili sul mercato come ,B.O.T. ,titoli , fondi azionari e libretti.
Una somma ragguardevole che indica la propensione dei castelvetranesi a risparmiare e a mobilizzare i loro soldi. 650 milioni di Euro sono tanti e questo dato, giustificherebbe la presenza di tanti istituti di credito in città. Sono infatti 11 gli sportelli attivi, più gli uffici postali che a loro volta sono anche erogatori di servizi bancari. Su una popolazione di 30 mila abitanti circa ,l’incidenza sia dei conti correnti che del denaro depositato è notevole.
Ovviamente i dati statistici non indicano la distribuzione di tanta ricchezza, da cosa è stata generata e se, nei conti di Castelvetrano ,ci siano anche versamenti di chi vive fuori città. Ma il dato secondo alcuni consulenti indica un problema molto serio. Tutti questi soldi vengono gestiti dagli istituti di credito, nei prodotti finanziari verso l’economia globale, con rendite spesso che non superano il 2% d’interesse, lasciando poco al territorio. La stretta creditizia di Basilea 2 ha messo molte piccole attività locali sul lastrico e tante famiglie in crisi. I dati indicano il mancato ritorno sul territorio di tanto risparmio.
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la tendenza al risparmio è caratteristica comune al popolo siciliano ed all'italiano medio. questa tendenza, con l'avvento della crisi, si è ulteriormente accentuata, ed i consumi calati in modo generalizzato confermano il trend. diciamo pure che il dato fornito è atteso, non si è scoperto nulla di nuovo e di diverso di quanto non succeda a livello nazionale.
La teoria della crescita ampiamente illustrata nel mondo macroeconomico insegna che un eccesso di risparmi riduce il consumo,ecco perché ho sempre ritenuto che la situazione italiana è bloccata anche da questo eccesso di risparmio.
La tendenza al risparmio ERA caratteristica del popolo siciliano e italiano medio! Visto che il ceto medio è stato letteralmente spazzato via, la disoccupazione galoppa, il popolo è stato condannato a morire lentamente, mi chiedo chi siano i fortunati possessori di c/c floridi! Abbiamo ormai l'obbligo di un c/c, perchè anche un piccolo rimborso, necessita del c/c, questo non significa che i c/c siano in attivo, molti, troppi, sono in profondo rosso! Come si può risparmiare, quando ormai molti non hanno manco il necessario per arrivare a fine mese?