Anche gli alunni delle seconde sezioni Be D del plesso “Pappalardo” di Castelvetrano hanno partecipato alle iniziative per la Giornata della memoria. Gli allievi hanno realizzato un elaborato digitale da condividere a distanza sia all’interno dell’istituto sia al di fuori. Cliccando su un link, alunni e genitori, dopo la visione, hanno espresso il loro apprezzamento con un semplice “mi piace”.

“La prospettiva dalla quale si è voluto celebrare la Giornata della memoria è stato un focus sul difficile ritorno alla vita dei sopravvissuti all’Olocausto, successiva agli orrori visti e provati nei campi di concentramento durante la loro prigionia”, spiegano i docenti. I vari testi prodotti sono stati raccolti all’interno di un padlet, una bacheca che contiene testimonianze per indagare il dolore di questi uomini che hanno sofferto anche dopo il ritorno alla libertà, in qualche modo diventando prigionieri di sé stessi.

Gli allievi hanno avviato il lavoro a partire dalle testimonianze dei sopravvissuti all’Olocausto. Dal racconto dei momenti tragici vissuti al rientro nella loro quotidianità prima della prigionia è nato un processo di immedesimazione che ha portato a fare propri i sentimenti da loro provati e alla voglia di dare voce a stati d’animo inespressi, attraverso un immaginario diario da loro redatto e due lettere indirizzate ai sopravvissuti, tra cui uno della nostra città, il signor Indelicato.

Anche gli alunni più piccoli della “Lombardo – Radice” hanno affrontato il tema della Shoah, concentrandosi, però, sulle figure dei giusti e sulle storie a lieto fine che essi hanno contribuito a determinare. Attraverso la storia del gelataio Tirelli e a una attività creativa ad essa collegata, gli alunni hanno realizzato dei gelati colorati in cui invece dei gusti si trovano i valori ritenuti fondamentali per la creazione di un mondo migliore. Così gli alunni hanno avuto l’opportunità di cogliere il significato profondo dell’importanza di essere portatori di valori positivi affinché nessuna forma di odio e di violenza accada più, impedita dal giusto di domani che ne sarà l’anticorpo.

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