La “Gomorra” di Castelvetrano

Politici, ingegneri, architetti, geometri, imprenditori, operai e comuni cittadini attendono l’inizio dei lavori di riqualificazione del Belvedere, il quartiere popolare della città. Tra finanziamenti pubblici e privati, sono previsti 11 milioni di euro.
Si dice che sarà una boccata d’ossigeno per tante famiglie, ma da quelle parti la gente da tempo è costretta a respirare qualcosa di molto diverso dall’ossigeno: l’amianto. Una sostanza contenuta nei vecchi recipienti e nelle vecchie coperture per i tetti, ormai tristemente famosa, in grado di provocare incurabili tumori alle vie respiratorie.
La quantità di Eternit, abbandonata nelle vicinanze delle abitazioni popolari, è davvero impressionante. I manufatti sono quasi sempre rotti o fatti a pezzi, alla mercè dell’azione erosiva del vento, in una serie di discariche a cielo aperto insieme ad altri rifiuti speciali di vario tipo.

Tutto è documentato in un lungo video realizzato dal comitato di quartiere, nato alcuni mesi fa, anche con l’aiuto di don Baldassare Meli, il parroco della chiesa Santa Lucia.

Il 15 gennaio scorso, l’oratorio della parrocchia era già addobbato con i festoni di carnevale per i bambini, ma le immagini che scorrevano dal video non erano affatto uno scherzo. E a spiegare ai cittadini del quartiere gli effetti devastanti dell’eternit c’era anche l’oncologo Gaspare Lipari: “L’eternit contiene amianto che può determinare tumori, anche se inalato in concentrazioni minime. A Casale Monferrato c’era una fabbrica in cui si costruivano questi manufatti in cemento-amianto. I morti per tumore della pleura sono aumentati nel raggio di ben 30 chilometri dalla fabbrica, non solo tra gli operai, ma anche tra quei cittadini che con la fabbrica non avevano mai avuto niente a che fare. Quei recipienti di eternit fatti a pezzi e abbandonati a 100 metri da casa vostra – ha proseguito – non sono quindi per niente lontani. Non dovete considerarli da un’altra parte, perché è come averli dentro casa. Io stesso, che abito in linea d’aria a meno di 20 chilometri da qui, sono preoccupato. Anche perché il tempo tra l’inalazione delle particelle e lo sviluppo del tumore è molto lungo, potendo anche arrivare a trent’anni”.
Insomma, una bomba silenziosa, in grado di uccidere senza far rumore.
E a minacciare un aumento del rischio ci si mettono anche gli incendi. “Nel filmato si vede che vicino l’eternit sono state abbandonate anche delle cataste di legna – ha aggiunto il dottor Lipari – Questo moltiplica il rischio per un milione di volte perché, se si creano incendi, queste lastre cominciano a disfarsi in modo molto più rapido e il vento trasporta le polveri nelle nostre case.
Non voglio creare allarmismo, a Castelvetrano non c’è un rischio tumorale maggiore rispetto a quello delle altre città italiane, ma le cose che ho visto nel filmato sono terribili e in una società civile non dovrebbero esistere. Se, come cittadini, ci si preoccupasse di qualche festicciola in meno o di qualche fuoco d’artificio in meno…”.
Ad ogni modo, se per la riqualificazione del quartiere sono previsti 11 milioni di euro, al momento pare non ci siano soldi da utilizzare per la bonifica. In tal caso si potrebbe assistere ad un orrore tutto meridionale, fatto di strutture sportive costruite proprio vicino all’amianto, con i bambini che respirerebbero a pieni polmoni un’aria che a distanza di anni potrebbe presentar loro un conto salatissimo.

Il pericolo però non viene solo dall’aria e da ciò che è visibile, perché anche il sottosuolo in quella zona ha le sue potenzialità oscure. Proprio dove dovrebbe sorgere la struttura sportiva, ovvero alle spalle del distributore di benzina Esso, ci sarebbero almeno due cave, riempite con rifiuti pericolosi durante i primi anni novanta. Il racconto dell’avvocato John Li Causi, vissuto a lungo nel quartiere Belvedere, è come un pugno nello stomaco:
Ho saputo delle strutture che si vogliono fare qua, in particolare dietro il distributore Esso. Conosco la storia di questo quartiere, perché ci ho vissuto per circa vent’anni e perché, avendoci tanti parenti, continuo a frequentarlo anche adesso. Tra il ’92 e il ’93 c’erano delle cave dietro il benzinaio: una di 30 metri per 25, profonda almeno 20 metri e l’altra più piccola, che sono state riempite con rifiuti di ogni sorta. Arrivavano circa 20 camion al giorno a scaricare dentro le cave. Un giorno, con un mio amico siamo scesi giù a vedere e dentro c’era una specie di corridoio, un’apertura in una parete in basso, profonda una decina di metri, da dove veniva fuori un odore pessimo. Abbiamo trovato un lago di calce con centinaia di fusti da dieci litri con la scritta ‘contiene mercurio’, oltre a decine e decine di batterie di macchina e un’incredibile quantità di eternit. Ricordo che all’epoca furono informati, anche se solo verbalmente, sia alcuni consiglieri comunali che la polizia municipale. Ma non si è mai mosso nulla. Siccome oggi, proprio su queste cave, dovrebbe sorgere una struttura sportiva per bambini, bisognerebbe quantomeno andare a dare un’occhiata”.
E quali danni provoca il mercurio?
Il mercurio può provocare facilmente tumori al sangue, specialmente nei bambini – ha risposto l’oncologo Lipari Se proprio lì sopra dovesse sorgere una struttura sportiva e le cose stessero davvero come ce le ha raccontate l’avvocato, io una riflessione la farei”.
E di riflessioni da fare ce ne sarebbero più di una, dal momento che ci troveremmo davanti ad un vero e propriotraffico illecito di rifiuti tossici e interramenti illegali, avvenuti nei primi anni novanta. Chi coordinava i camion? A quali aziende appartenevano i rifiuti pericolosi? Nelle istituzioni nessuno sapeva nulla? Perché si è fatto finta di non vedere?
Certo, se l’inchiesta “Cassiopea”, che nel 2003 in Campania svelò il più grande traffico di rifiuti tra nord e sud Italia, è finita senza colpevoli, forse non c’è da aspettarsi tante risposte a Castelvetrano. Soprattutto su fatti accaduti ormai vent’anni fa.
Da pochi giorni però, il Comitato di Quartiere Belvedere, facendosi portavoce della preoccupazione delle numerose famiglie che abitano la zona, ha inviato al Sindaco una petizione di firme, chiedendogli di intervenire con provvedimenti e ordinanze contingibili ed urgenti per eliminare i gravi pericoli che possono minacciare l’incolumità dei cittadini.

Egidio Morici
www.500firme.it

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  • ora capisco px belvedere era il villaggio della paura.. per coprire gli orrori contro questo quartiere. il comune sapeva, tutti sapevano, tranne la procura di marsala.o ha fatto finta. sperando che la buonanima del sindaco non voglia nascondere la verità che tutti sapevano.. a chi si devono consegnare i documenti sui tumori e leucemie che esistono.. o meglio le fotocopie autenticate...avevano scoperto che rostagno era vicino alla verità..o lo potesse scoprire.. per un banale servizio su strade al buio e zona pecorecccia non si puo' uccidere un essere umano..finalmente santa lucia ha fatto giustizia.. castelvetrano vergognati.... tutto per proteggere selinunte... schifo.. fai schifo.

  • e ora vediamo cosa pensano gli utenti... i loro commenti.. oppure si corre il reato di lesa selinuntiata..signor morici grazie a nome di tutto il belvedere ..lei è un eroe, il mio ringraziamento in eterno,non in eternit..lei è lo schlinder del belvedere.. grazie...grazie al signor leone, per avere finalmente pubblicato un servizio veramente utile.. un grazie pure a lui, e quando ci vogliono, i ringraziamenti perenni ,ci vogliono. grazie... mille volte grazie..ps. la seconda speranza 2012 non sono io, non sò chi mi imita....ma non me ne importa...

  • comunque nn è solo castelvetrano impelagata con il problema dell'amianto ma un pò tutte le città del sud e del nord. L'amianto prima era legale e veniva acquistato con una cifra moderata, tutto d'un colpo è diventato illegale e molta gente si è trovata dentro casa questo materiale da smaltire e lo smaltimento costa una cifra, anche perché nn vorrei sbagliarmi ma in italia vi è solo una ditta che fa questo smaltimento, in più aggiungeteci i costi del trasporto e tutto vi è chiaro, nn conosco proprio le cifre ma sono piuttosto alte. Con questo nn sto giustificando chi abbandona questo materiale, assolutamente, anzi lo condanno oltremodo, ma è pur vero che il Comune, la provincia, la regione e perchè no anche lo Stato diano degli incentivi o degli aiuti, magari con delle convenzioni, a chi smaltisce in maniera legale questo materiale.

  • Tempo fa avevo scritto una mail al sig. Leone per pubblicare qualcosa che sollecitasse l'amministrazione comunale ad occuparsi del problema evidente di una crescente mole di persone affette da tumore nelle zone di castelvetrano. Questo mi sembra un articolo adatto a risollevare il problema.
    Ho avuto modo di apprezzare l'enorme professionalità ed esperienza del dott. Lipari e dei suoi colleghi durante la permanenza nel loro hospice di una mia carissima zia defunta pochi mesi fa. Persone come loro dovrebbero fare dei comizi, per informare la gente sui rischi che corre, altro che i soliti politici!
    Di cave "ripiene" di rifiuti tossici Castelvetrano è piena. Qualcuno tempo fa aveva accennato perfino a una inchiesta della magistratura di Palermo riguardante anche i rifiuti delle centrali nucleari dismesse. Tutto insabbiato. Se si parla di Gomorra non dovrebbe allora risultarvi difficile capire chi è l'artefice di tutto questo, il più famoso d'altronde ce l'abbiamo noi. Fortunati due volte insomma.
    Se il comune dovesse dar via ai lavori senza procedere prima d una bonifica del sito, si potrebbe riproporre un movimento dei forconi inter-nos, bloccando i lavori, direi che è il minimo!!!!

  • purtroppo i nostriamministratori non hanno parenti e figli malati di tumori, e neanche alla procura di marsala. è ormai noto che il belvedere di castelvetrano non è quello di taormina...quindi non è appetibile. ho visto nel nostro rione un cartello pubblicitario dell'assessore al turismo, la sicilia è terra di luce.. si vede che da noi c'è in corso un mancamento di luce.speriamo che lo scandalo venuto finalmente alla luce... non venga soffocato e che l'amministrazione per l'ennesima volta tramite suoi rappresentanti ..nun ci metti la manuzza supra la spadda... al procuratore. a negare l'evidenza.speriamo di non dare il nostro voto a elementi che tutto hanno fatto ,tranne che difendere la nostra zona, compresi persone di sinistra che abitano in loco ma per noi non muovono un dito.. dove è la lega ambiente..invece di puntare il dito su palermo, puntiamo i forconi sulla nostra cara amministrazione.e visto che ci è pure un avvocato ,prepari una denuncia per marsala..

  • come al solito buio totale sui problemi di salute del nostro territorio. bisogna essere figli di un dio maggiore per avere diritto a d avere una risposta pubblica.. a coloro che occupano la'autostrada svincolo pe mazara, perchè al ritorno non furcuniati pure la giunta...intellettuali come la parlagreco ,signorello e affini, perch' non vi trasferite nella via c.bello. non venite solo a elemosinare i voti prima di pasqua..e la LEGA AMBIENTE... TACE..

  • Cari signori e sicuramente,doveroso parlare dell'amianto a castelvetrano...anche se secondo me lo smaltimento lo stato lo dovrebbe far pagare alle aziende che x anni lo hanno prodotto ,causando quello che sappiamo...e non alla povera gente..Vorrei sollevare un'altro problema...a castelvetrano nella via delle due sicilie ce un'antenna mega galattica della telecom,ma la cosa grave che non ce nessuno che ne ha mai parlato..eppure e a meno di 50 metri dall'istituto pedegogico!!!! Mi chiedo...ma come mai non se ne parla???? Come mai il preside della scuola il Prof.Fiordaliso...persona intelligente,e sensibile hai problemi di castelvetrano ,di mafia non ne ha mai parlato??? Mi piacerebbe sentire un parere del Sindaco Gianni Pompeo,e del Sig.Fiordaliso.....
    Cari Signori xke' non si puo' parlare di quest'antenna??? X sollevare il problema si deve chiamare striscia la notizia????
    Grazie...

  • striscia la notizia... per carità... il sindaco dà loro un bidone di camomilla soporifera.ma possibile che la procura di marsala ancora dorme sui bidoni del belvedere,che vergogna..speriamo che il nuovo candidato sindaco si interessi di questo problema,non scambiandolo per olio,il liquido puzzolente che esce dai bidoni...

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Egidio Morici