E’ una truffa.
Il truffatore è Renzo Rabellino (nella foto), espulso per deviazionismo dalla Lega Nord nel 93, tentò di diventare sindaco di Torino nel 97, presentando un altro omonimo. La cosa finì a carte bollate e lui non ebbe la meglio. Nel 2006 è a fianco del Berlusca con la lista “No Euro”.
Berlusconi rimane affascinato dal punto due del suo programma: «Mille euro al mese» a ogni cittadino «sopra i sedici anni», così, come incentivo alla vita.
Una balla ancora più grande del suo milione e mezzo di posti di lavoro!
Qualche mese fa Renzo Rabellino ci riprova. Durante un viaggio al sud incontra per caso un tizio di nome Beppe Grillo e il cervello gli si rimette in movimento. Non perde tempo e fonda la lista del grillo, presentando come capolista al senato il signor Grillo Giuseppe (detto Beppe). Bingo!
Inutile dire che gli avvocati del comico genovese sono già al lavoro, ma Rabellino cerca solo visibilità. E in un’Italia dove è possibile calpestare la buone fede della gente, un posto per lui c’è sempre. D’altra parte, se c’è posto per i condannati in Parlamento…
Intanto ecco un video sulla democrazia truccata, tanto per rilassarsi un po’, prima di recarsi alle urne.
Egidio Morici
www.500firme.it
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Avete scritto tante cose non vere.
es: il comico genovese si chiama Giuseppe!
la persona che ha deciso di candidarsi con Rabellino si chiama Beppe!
2) all'epoca, le promesse di Rabellino erano possibili. «Mille euro al mese» bastava leggere il programma!
Se avesse vinto allora, la situazione a Torino sarebbe decisamente migliore!