“La Posidonia è il vero polmone del Mediterraneo” – IL VIDEO – auguriamoci che sia sempre presente nel nostro territorio

La Posidonia dono del mare. Al CNR di Torretta Granitola si fa ricerca sul mare e l’ambiente marino del Mediterraneo.

Il Dr. Buffa ci spiega l’importanza della Posidonia e chiarisce scientificamente la sua cospicua presenza sulle nostre coste. Le foglie di Posidonia comunemente chiamate “alghe”, indicano agli scienziati molti parametri sullo stato di salute delle acque che bagnano le nostre coste .

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  • Pienamente d'accordo con il Dott. Buffa con la sua spiegazione così importante.

    Tuttavia una domanda sorge spontanea (come diceva il buon Lubrano): ma se la posidonia quando è in mare ne è il polmone, quando arriva sulla spiaggia cosa diventa?

    I miasmi di Selinunte fanno raccapricciare e il fetore che le alghe emanano è qualcosa di nauseabondo.

    Voci da bar (nel vero senso della parola) mi hanno detto che gli ambientalisti non la vogliono toccata e quindi si assiste, giorno dopo giorno, all'accumulo di alghe che adesso formano una vera e propria duna (al che mi chiedo: "Ma le dune non erano composte di sabbia?").

    Io, fosse per me, farei restare questi "signori" a respirare per un giorno intero "quell'aroma così pungente ma gradevole" (solo per loro) per vedere poi se continuano a difendere una pianta, come fatto intendere dal Dott. Buffa, che una volta sulla spiaggia è MORTA!!!

    Certo che ci perdiamo sempre in un bicchiere d'acqua e come le capre andiamo avanti.

    Sgabri insegna: CAPRE, CAPRE, CAPRE!!!

  • Finalmente un'attestazione meritevole e di alto profilo tecnico è stata fornita all'opinione pubblica. Siamo grati al Dott.Buffa e al giornalista Siracusa di aver chiarito gli aspetti ambientali, a noi molto cari, della presenza di questa meravigliosa pianta che abita e nutre il nostro ambiente marino. Vorremmo chiedere pubblicamente al Dott. Buffa ed al noto giornalista Siracusa cosa pensano, invece, della sostanza maleodorante putrefatta ricca di idrocarburi e sostanze derivanti dagli spurghi fognari prelevati da dentro il porticciolo e adagiate delicatamente sull'arenile da pale meccaniche, e non certo dalle correnti. Attendiamo, come d'altronde tutta la cittadinanza una risposta altresi illuminante.
    Coordinamento Forza Italia castelvetrano

  • Di solito non intervengo nei commenti che molti lettori fanno sugli articoli di questo blog. Ritengo sia uno spazio dedicato a chi legge, ai cittadini e non a chi fa il giornalista o scrive per impegno professionale.Su quanto detto in merito al servizio sulla Posidonia mi preme intervenire a chiarimento di alcune valutazioni. Il dott. Buffa del CNR ha parlato dell'importanza della Posidonia per il nostro mare e per le nostre coste. Non ha parlato della "Posidonia" estratta dal porticciolo di Selinunte che, evidentemente ha un ciclo diversa dalla Posidonia spiaggiata.Se le foglie di Posidonia, incontrano nel loro ciclo, idrocarburi e altre sostanze non è certo colpa della Natura.Se questo accade, è evidente che la Posidonia , tornando al mare si porta anche le schifezze di cui si impregna. E' evidente che, le foglie o "alghe" come vengono chiamate erroneamente, mescolate con sostanze chimiche pericolose o altri inquinanti, dovrebbero passare sotto la dicitura "rifiuti speciali" e avviati a filiere specifiche. La legge in questi casi, chiede le analisi, fatte da laboratori specializzati e autorizzati.Sulla "puzza" posso dire poco. La natura ha deciso,che ogni sostanza organica decomponendosi, emette odori nauseabondi.Secondo gli scienziati, è l'uomo che ma fa male all'ambiente e non viceversa. A voi la libertà di farvi la vostra opinione.

  • Sulla posidonia si fa molta confusione. Dove è presente è un bene per il mare e quindi va tutelata. Ma noi ne abbiamo tantissima e non rischieremo di averne di meno per qualche opera portuale. A Mazara hanno posato un mega gasdotto e la posdonia e ricresciuta. E di sicuro non ne avremo di meno perché ci siamo liberati di quella morta in eccesso che ostacola la balneazione. Non lo dico io lo dicono le disposizioni. In uno stato di diritto la tutela dell'ambiente e' affidata alla legge non a chi si qualifica 'ambientalista'. Più un paese e civile meno 'ambientalisti' conta.

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Redazione