Il Sindaco della città di Castelvetrano Selinunte, Avv. Felice Errante, in merito al comunicato stampa diramato dai consiglieri di opposizione vuole fare chiarezza:
“Prendo atto come l’opposizione in Consiglio Comunale sia a corto di idee e viva uno stato confusionale, credo per il futuro sia più opportuno che degnino di maggiori attenzioni i loro scritti – ha detto il Sindaco- difatti i firmatari della interrogazione letta in consiglio conoscevano perfettamente quali fossero le problematiche legate al finanziamento per la realizzazione degli impianti fotovoltaici e dell’impianto micro-eolico poiché alcuni di loro se ne erano personalmente occupati quando facevano parte della maggioranza.
La triste verità è che la calamità istituzionale Regione Siciliana ha colpito ancora– continua Errante- spiace dover rilevare che chi ha stilato questa interrogazione abbia come unico obiettivo quello di mistificare la realtà, sol perché qualcuno dei firmatari ritiene di potersi candidare a guidare questa città.
Affido alla lettura dei cittadini, l’apposita relazione esplicativa redatta dal Segretario Generale dell’Ente, Dr. Livio Elia Maggio”.
AUTORE. Redazione
Mi spiace confutare il Sindaco ma non mi pare accettabile la risposta che ha dato alla interrogazione.
Anzitutto avrebbe obbligo di dire se è vera la notizia della perdita per la Città di finanziamenti per tre milioni di euro: è vero o non è vero.
Parrebbe che la notizia è vera, dunque AVREBBE OBBLIGO di spiegare la causa del danno per i cittadini,le responsabilità e le iniziative assunte per sanzionare queste responsabilità. Tace rinviando ad una relazione del segretario generale, che non è organo politico e non deve lui spiegare ai cittadini, è il Sindaco che,quanto meno,ha la responsabilità politica della vicenda, e sopratutto della mancata chiarezza e di una verosimile passività a fronte di una grave vicenda.
Nel DNA della maggior parte dei politici di oggi si
legge:”attibuirsi sempre i meriti (anche quelli degli
altri), disconoscere sempre i demeriti (soprattutto
quelli propri).
E’ molto probabile che il sindaco rientri in questa
casistica…
La perdita dei finanziamenti è colpa di Crocetta che dirige la Regione in modo scellerato. Che colpa può mai avere un Sindaco se il PD è al Governo Regionale e con Crocetta sanno solo fare sprechi, danni e tagli scellerati ai Comuni?
CONFERMO QUANTO SCRITTO DA SALVO. I FINANZIAMENTI RICHIESTI DA UN COMUNE VANNO VAGLIATI E RATIFICATI POI DA PROVINCIA E REGIONE. QUEST’ULTIMA E’ STATA CAPACE NEGLI ULTIMI ANNI CROCETTIANI DI “BUCHE” CLAMOROSE… DIAMO A CESARE QUEL CHE E’ DI CESARE.
Questo è il più eclatante esempio di come un attacco, costruito e sottoscritto ad arte da cecchini di scarse doti, possa invece ritorcersi contro e trasformarsi in un boomerang che colpisce in pieno volto!!
Cari firmatari, che sedevate in quella maggioranza che ha portato avanti queste richieste e che per “amicalità partitica” avrebbe anzi dovuto spingere di più, avete voluto rimescolare la cacca e tentare il gioco delle tre carte sapendo benissimo ove cercare la colpa, non certo tra i componenti l’Amministrazione attuale e meno attuale. Cercatela in quel palazzaccio palermitano in cui qualcuno di voi del suo tempo spende la miglior parte, essendo MOLTO vicino al Presidente! Se qualcosa si vuol fare per il tanto pubblicizzato BENE DEL PROPRIO PAESE, un Politico con la “P” maiuscola DEVE farlo a dispetto di ogni colore ed appartenenza….altrimenti andatevene a casa!!
Ogni giorno sempre più vergognosi.
Ho letto la relazione a cui a rimandato il sindaco per spiegare la perdita dei finanziamenti con una forte perplessità : dal testo della relazione emerge che tutte le decisioni da assumere per risolvere i problemi che man mano sono sorti, sono state assunte dai tecnici, compresa la rinunzia a concretizzare interventi nel termine fissato, ma l’assessore ed il Sindaco non hanno svolto alcun ruolo in tutta la vicenda ?
A prescindere dall’inesistenza di danno economico emergente per il Comune, sottolineato alla fine della relazione, nessuno può negare che la perdita di un finanziamento cospicuo per una città come la mia città, configura, certamente, almeno una responsabilità politica di chi ha potere di indirizzo,vigilanza e controllo.
Condivido ciò che afferma l’amico Stelio vista anche la sua lunga ed importante esperienza come segretario generale al comune di Parma. La responsabilità è sicuramente politica, di chi è stato eletto per contrallare cosa fanno i dirigenti e i tecnici. Peccato che il Sindaco si dedichi solo alla cura della sua immagine e al suo presenzialismo sui social. Prego codesta testata giornalistica, vista la normativa vigente, di far uscire dall’anonimato i commentatori che mi hanno preceduta. Ricordo che millantare, calunniare e diffamare, a mezzo stampa, sono reati penali. Grazie.
Il Sig. Stelio Emanuele probabilmente ha centrato il problema degli ultimi tre anni e mezzo… “L’improvviosazione” dei ruoli e il fatto di fare della casa comunale il posto dove non si decide la sorte del paese, ma dove l’unica preoccupazione è diventata solo e sempre la politica e tutto quello che può interessare gli “orgogliosi” protagonisti della politica locale. Il cittadino è SOLO.
il stelio emanuele sarà certo persona competente, ma non so se ha mai avuto a che fare con la burocrazia della regione siciliana: meglio affrontare una calamità naturale, che addentrarsi nella testa e nei meandri di quel labirinto mitologico, terrore e spauracchio per chiunque, tecnico o no, che voglia fare le cose a norma, secondo legge… la burocrazia siciliana, l’ente regione con i suoi dirigenti, faccendieri e porta borse ha la sontuosa capacità di “interpretare” la legge come gli pare e piace, e pur di non accumulare lavoro, oltre a quello già accumulato, è capace di farti fare avanti e dietro dagli uffici alla ricerca di modifiche e cavilli che solo Satanasso potrebbe elaborare per conquistare anime per l’inferno. Non sono pro sindaco, ma ribadisco… diamo a Cesare quel che è di Cesare, ed alla Regione siciliana un commissariamento che ponga fine alla esperienza crocettiana che avvii, però, un commissariamento ai limiti della attività di polizia e pulizia, dei burocrati regionali che hanno incancrenito la regione e, perchè no, le speranze di un popolo.
Basterebbe spostare la sede della Regione da Palermo a Lucerna. In meno di tre mesi avremmo una Sicilia al primo posto di ogni cosa!
Vito P.
Mi debbo scusare perchè nello scritto del mio commento del 10 ottobre è saltata una “H” ad un verbo, che non causata da una mia lacuna, e, dunque scarico la mia responsabilità al computer.
Conosco bene, se non esperienza diretta,la pesante farraginosità, che è estrema ed indicibile, rispetto a quella di tutte le altre burocrazie del nostro paese, di tutti gli enti locali e regionali in Sicilia.
Fermo restando,però, che non tutti i burocrati sono incapaci o sfaticati o peggio, esistono anche ottimi funzionari, magari non valorizzati.
Resta il fatto,però, che non si può scaricare tutta ed ogni responsabilità di finanziamenti persi – dopo anni – della loro acquisizione, solo alla burocrazia, A MENO DI ESPLICITARE E DIMOSTRARE da parte degli organi politici di governo del Comune, che hanno potere-dovere di controllo, direttivo d’indirizzo e di vigilanza sulle strutture operative, che essi abbiano fatto tutto ciò che avrebbero dovuto e potuto attivare per concretizzare gli obiettivi, e per evitare, nel nostro caso, la perdita delle risorse.
Certo, che se una Giunta che, di norma, deve durare cinque anni ( come avviene nella stragande maggioranza dei Comuni) per avere il tempo necessario a programmare e realizzare, dura solo qualche anno, e gli assessori per meri motivi di esercizio del potere partitico di gruppi di potere ( non politico che è diverso) cadono come le foglie in una girandola di soggetti, capaci od incapaci, senza fine, il tempo invece di essere dedicato alla soluzione dei problemi amministrativi, viene dedicato alle beghe di gruppi.La burocrazia malata vince sulla buona politica !
caro sig. stelio, e qui sta il problema. abbiamo una classe politica largamente (ma non tutta) ed una classe dirigenziale burocrate ampiamente (ma non tutta) incompetente, non facente, inadempiente, che spesso pone paletti e non favorisce. La interpretazione delle leggi spesso è finalizzata al non far fare che al fare… un paradosso non solo siciliano, ma tipico anche di altre regioni (Calabria, Campania su tutte). Si aumentano gli stipendi grazie a fantomatici obiettivi raggiunti, ma nessuno può chieder conto a loro di queste “buche” clamorose. Il mio è chiaramente uno sfogo di cittadino deluso dalle istituzioni, ma soprattutto di quelle più alte, di quella Regione che non merita minimamente della autonomia che ha, perché esprime una classe politica e burocratica becera, inconcludente, di basso spessore, incapace di rinnovarsi e, perché no, di mettersi da parte…