Selinunte, la riserva della vergogna (4 mesi dopo) l’ispettore della Provincia accetta l’invito di Fiordaliso

Egidio Morici, torna a parlare della “Riserva Naturale del Fiume Belice”.

Lo scorso aprile un video dallo stesso Egidio aveva suscitato non poche polemiche, oltre 70 commenti su questo blog ed una secca replica dell’Ispettore delle Riserve in Provincia di Trapani, Roberto Fiorentino.

(clicca qui per il video e la discussione dello scorso aprile)

Ecco lo stato in cui versa oggi la Riserva, oggi!

Si è aperta una lunga discussione su questo blog, il Preside Francesco Fiordaliso ha proposto un incontro per sabato 22 settembre nell’aula magna del Liceo Classico. Nell stessa discussione, l’ispettore delle Riserve per la Provincia di Trapani, Roberto Fiorentino ha accettato l’invito.

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  • Gentile Sig. Egidio Morici, mi sono già espresso sulle condizioni della RNO Foce del Fiume Belice in occasione del video pubblicato nel mese di Aprile 2012.
    L'Ispettore delle Riserve della Provincia Regionale di Trapani, Dott. Roberto Fiorentino, con il commento del 07 aprile 2012 scrive di essere disposto a rispondere a tutte le domande in una "tavola aperta". "Non mi sono mai sottratto alle mie responsabilità. Invitatemi e verrò come sempre" ha scritto lo stesso Dott. Roberto Fiorentino.

    A quel punto, ho contattato il Dott. Roberto Fiorentino all'indirizzo email da lui stesso indicato ma ad oggi nulla è cambiato. Nessuna risposta. Intanto le condizioni della riserva restano quelle che sono davanti agli occhi di tutti.

  • Mi complimento con Egidio Morici per l'opera meritoria di denuncia che porta avanti da tempo. L'unica soluzione che potrebbe permetterci di uscire dall'impasse, che si trascina ormai da troppo tempo, è quella di trasferire la gestione della riserva al nostro Comune, confidando nell'entusiasmo dei nuovi amministratori. In tal senso si è mosso il Sindaco di Marsala per la riserva dello Stagnone, che versa, come quella del Belice, in miserrime condizioni.

  • Perchè non si interessa della questione il nostro assessore provinciale Lo Sciuto, ex candidato sindaco di Castelvetrano? Ama Castelvetrano solo in campagna elettorale? La competenza della riserva non è direttamente sua ma come membro dell'amministrazione provinciale dovrebbe battere i pugni per una risoluzione adeguata della vicenda e invece da parte sua c'è il silenzio più assoluto. Anche i nostri consiglieri provinciali non dicono nulla. Mi viene da ridere quando il presidente della Provincia Regionale di Trapani afferma: "Mi chiedo a cosa sia servito che la nostra Provincia sia tra quelle più virtuose d’Italia. Non un euro di debito, un bilancio sano, una struttura tecnica e burocratica che funziona a meraviglia pur tra le mille difficoltà imposte da decreti e balzelli". I nostri rappresentanti provinciali ci hanno abbandonato, se non peggio!

  • sig. barbera non si stupisca il dott. fiorentino è molto latitante sulla riserva del belice per lui è importante la nomina di ispettore se poi nn viene mai a vederla e non produce qualcosa d'importante non succede nulla....mi creda sig. barbera non si stupisca

  • Purtroppo ogni anno che passa mi rendo conto che nella mia Sicilia le cose non cambieranno mai. DELUSO di tutto e da tutti. E purtroppo mi devo arrendere e pensare che non ci sarà mai un fututo per i giovani. Alternativa a malincuore, trasfersi in una regione del Nord per capire come funzionano i servizi e rispetto per il cittadino.

  • Concordo con quanto scrive il Preside Fiordaliso. Demandiamo la gestione e la cura della Riserva all'amministrazione Comunale di Castelvetrano che, pare, fino ad ora, sta dimostrando di avere le idee chiare su come operare e incidere in determinati settori.D'altronde, ormai credo che niente più possiamo aspettarci dalla "delenda" provincia regionale di Trapani, visto che sta per essere soppressa e il nostro territorio inglobato alla provincia di Agrigento che, figuriamoci, avrà tempo, voglia e soprattutto fondi per gestire e curare la Riserva.

  • Fine istituzionale di una riserva naturale è la tutela e, quindi, la conservazione degli habitat, con le specie animali e vegetali. Le passerelle in un ecosistema come quello della riserva del Belice, sono il massimo dell'incompatibilità (gli uccelli, per esempio, scappavano non appena il calpestio faceva vibrare le tavole della passerella, distrutta dal fuoco, che conduceva alla foce), buone solo, come fa rilevare lo stesso Morici, per consentire ai bagnanti di "raggiungere il mare". Non è il ripristino delle passerelle (bisogna toglierle e smaltirle correttamente) che bisogna reclamare al gestore, ma la vera salvaguardia dell'area protetta. Salvaguardia che dovrebbe passare attraverso la passione, la conoscenza e la competenza dell' Ente che ha goduto dell'affidamento della riserva. Qualità che non albergano certo negli Uffici preposti della Provincia o presso gli Uffici comunali che, anzi, hanno esperienza zero. Ho grande stima nei confronti di Giulia Adamo, ma trasferire la gestione della riserva dello Stagnone dalla Provincia al Comune sarebbe come passare dalla padella alla brace. Roberto Fiorentino, ispettore delle riserve naturali in affidamento alla Provincia, è un pubblico dipendente ligio al dovere (nel settore la Provincia non mi sembra che offra di meglio), disponibile al dialogo, ma proprio per quanto attiene alla conservazione naturale non dimostra passione, non sembra che abbia la conoscemza, la competenza, tali che le consentano di confrontarsi con chi queste qualità, in parte, le ha innate. Sbaglia! Ma è per questo che mi evita quando c'è da trattare della tutela del patrimonio naturale del trapanese, è per questo che non risponde ad Antonino Barbera che più che biologo è uno che ha passione nello studio e cura dei resti dei nostri ambienti semi e sub-naturali. Vorrei capire se il preside Fiordaliso (esalta la protesta per le passerelle non curate)vuole che la riserva del Belice sia una vera riserva naturale (come da decreto istitutivo e come vorrebbe il buon senso) o vuole che continui ad essere una sorta di baraccone delle meraviglie, buona per accogliere bagnanti d'estate e bracconieri d'inverno. Mi auguro che, come non pochi cittadini sensibili e rispettosi, pretenda il pieno rispetto dei vincoli di riserva. In questo caso non c'è bisogno di attendere le risposte di R. Fiorentino o di altri funzionari della Provincia, basta che lo stesso Preside coordini ed organizzi un incontro con il nuovo sindaco, avv. Errante, in modo che, con Antonino Barbera e altri ritenuti idonei, possiamo inquadrare e tentare di risolvere tutte le problematiche che attengono al patrimonio naturale (tra i più significativi della provincia anche se poco noto)del territorio di Castelvetrano, con particolare riferimento alla riserva "Foce del Fiume Belice" che andrebbe ampliata (inserimento delle vecchia anse, biotopo d'elezione per l'accoglienza del Pollo sultano, in espansione in seguito al ripopolamento del 2005) e riqualificata, ricostituendo gli specchi d'acqua ad occidente della foce.

  • Facciamo finta che la provincia di trapani resisti ancora per un pò. E facciamo il conto delle aree protette che vi ricadono, senza nemmeno considerare quelle dell'interno, ma limitandoci a quelle costiere. In senso anti-orario: Riserva dello Zingaro. Monte Cofano di Custonaci. Saline di Trapani e Paceco. Area Marina Protetta delle Isole Egadi. Riserva dello Stagnone di Marsala. Zone RAMSAR dei Margì Milo, Spanò e Nespolilla di Petrosino e paludi di Capo feto di Mazara del Vallo. Riserva dela foce del Belice di Castelvetrano. Diversamente da quel che altri ritengono, mi pare che ce ne siano abbastanza.. e non ho contato, ribadisco, quelle dell'interno, come il pantano leone ( ex depressione ricettacolo di liquami vari, meta di avi-fauna fino a quando non è stata bonificata )od i laghi preola, murana e gorghi tondi ( questi sì veri gioiellini ). Tornando alla spiaggia del belice, si tratta di un arenile immenso, frequentato molto poco intensamente solo alle estremità e solo per 2 mesi l'anno su 10. Mi chiedo che senso abbia reclamare lo sfratto degli umani perchè c'è stato un ripopolamento di polli sultani. Delle due situazioni ( presenza di homo sapiens bagnante e di pollo sultano riportato a forza ), mi sembra molto più naturale la prima. Tra 'pantano leone' e 'preola, murana e gorghi tondi', invece, mi pare 'naturale' solo la seconda. Così come non mi sembra naturale mandare le ruspe a convincere il fiume a ricostituire quelle anse che la natura, per ragioni sue, ha cancellato ad occidente della foce!

  • Non credo che la denuncia di Egidio Morici tendesse solo a ripristinare le passerelle di legno. Quello che interessa a lui, come a tanti altri cittadini, è la salvaguardia della riserva, che ho contribuito a creare portando alcuni deputati regionali in loco e bloccando, così, il tentativo di lottizzazione della zona. Apprezzo, comunque, la preparazione del sig.Sciabica e la sua proposta costruttiva, invitando tutti a vederci sabato 22 settembre alle ore 11.15 nell'aula magna del Liceo Classico per approfondire la problematica. Mi occuperò io d'invitare le autorità e le associazioni competenti.

  • @francesco fiordaliso: da quel capisco, all'ordine del giorno della riunione del 22 ci sarebbe una proposta di modifica del regolamento di fruizione dell'area, già oggi parecchio restrittivo, tendente ad interdire del tutto l'accesso a gran parte del territorio della frazione di Selinunte, anzi di più, previa distruzione delle passerelle d'accesso, ( che, calpestate, producono un frastuono intollerabile per gli uccelli, tanto da indurli ad involarsi, per prendere terra poco oltre ) per far spazio alle popolazioni di pollo sultano di recente immigrazione. No, perchè mi pare che la 'proposta costruttiva' di taluno stia in questi esatti termini.

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Redazione