La Sicilia è in cima alla classifica delle mete preferite dove trascorrere le ferie. È quanto emerge dalla terza edizione della ricerca sulle vacanze degli italiani condotta da Quorum/YouTrend per conto di Wonderful Italy. «Questa notizia – dichiara il presidente della Regione Nello Musumeci – segue quella data dal New York Times, a febbraio 2020, pochi giorni prima della pandemia, quando diceva che la Sicilia è una delle sette mete preferite al mondo dai turisti. Segno evidente che il lavoro fatto in questi anni di promozione, sensibilizzazione, di contatto con i tour operator ha funzionato. Non si tratta di turismo di prossimità, ma di vacanzieri che hanno una meta precisa e che pernottano nelle strutture ricettive della Sicilia. Ed è da questo, dalle notti di permanenza negli hotel, che si determina il tasso di crescita o decrescita del turismo. Noi abbiamo raggiunto il 2,6% in più».

La ricerca di Youtrend quest’anno ha voluto esplorare in particolare gli effetti delle varie emergenze (caro-prezzi, pandemia, conflitto ucraino, cambiamento climatico) sulla scelta di andare in vacanza e sulle sue modalità. «Due Italiani su tre sono già sicuri di andare in vacanza questa estate nonostante il Covid, la guerra e soprattutto – spiega una nota – il caro prezzi che comunque preoccupa gli Italiani e non poco. Il mare vince nettamente la sfida con la montagna e le città d’arte. La meta preferita degli italiani intervistati quest’anno è la Sicilia che batte di poco la Puglia».

I giovani sotto i 35 anni «prediligono di gran lunga la casa vacanze rispetto all’albergo. Quasi la metà degli Italiani farà più di 500 km per raggiungere la meta, in Italia, per le proprie vacanze». «L’anno scorso – dichiara Michele Ridolfo, ceo e co-founder di Wonderful Italy – l’estate è stata ugualmente dominata dal tema della pandemia, mentre quest’anno si sono affacciate nuove emergenze sociali come l’inflazione, la guerra in Ucraina e l’evidenza dei danni derivanti dal cambiamento climatico, come il fenomeno della siccità che sta colpendo il Paese. Tuttavia, l’impatto congiunto di tutte queste emergenze non ha influito più di tanto sulla voglia di vacanze, visto che 2 italiani su 3 hanno già scelto di partire, mentre nell’estate post lockdown del 2020 soltanto un italiano su 2 aveva preso questa decisione».

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