Tra la metà e la fine del dicembre scorso, per qualche giorno, una Fiat Punto bianca con tanto di targa, è rimasta ferma nel parcheggio della Casa Comunale, in via della Rosa. Qualcuno deve aver portato via i fanali posteriori, gli indicatori di direzione, la benzina. E già che c’era, dopo aver rotto il finestrino, ha frugato un po’ nel portaoggetti, alla ricerca di qualche moneta. Nello sportello si legge una debole scritta: “Castelvetrano”. Un’auto del Comune? Sicuramente l’amministrazione comunale sarà in grado di spiegarlo. Soprattutto perché dopo qualche giorno la Punto è sparita.
L’hanno rubata, oppure è stata rimossa? 

Qualsiasi cosa sia accaduta, certamente fa riflettere sulla sicurezza di quei luoghi nelle ore serali in cui gli uffici del Comune sono chiusi.

E Dopo le gomme tagliate alle cinque auto di servizio, nei giorni scorsi, è difficile non interrogarsi sull’efficienza dellavideosorveglianza (se esistente) in un posto in cui non sono previste autorimesse per i veicoli comunali.
Certo, è molto difficile che ci possa essere un collegamento tra la “predazione” di questa Punto bianca, avvenuta prima del Natale scorso, e le gomme tagliate di questi giorni.

Inoltre appare abbastanza strampalata l’ipotesi secondo la quale ciò che è accaduto recentemente possa essere collegato col fatto che gli uffici della Casa Comunale si trovano nei terreni confiscati alla mafia e che la cosa possa aver dato fastidio a qualcuno. Soprattutto per il fatto visto che la casa comunale è stata inaugurata in via Giallonghi nell’estate del 2008.
La mafia manifesterebbe mai il proprio “fastidio” a più di quattro anni di distanza? Tagliando poi le gomme alle auto di servizio?

Egidio Morici
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