Pari nna fotografia e mentri è lu suli chi abbrazza la vigna.
Sembra poesia dimenticata, un pensiero bucolico sopravvissuto. Lo prendo dai miei ricordi, dai miei racconti; lo prendo da mani che lavorano: mani di donna, mani di terra, sotto l’ultimo sole di Settembre.
Donne chine ‘ncapu li zucca, chi parinu fotografii puru iddi, ma basta taliarici l’occhi pi capiri chi lu munnu è tuttu ddocu.
Con le facce pulite, come grappoli profumati e maturi, cu li carteddi chini, comu lu cori chinu d’amuri. La vigna di uve nere, come una donna di Sicilia.
Una donna scurdata in campagna, lì dove il sole sorge e muore con lei; e mentre vendemmia, con quel suo viso bruciato, con quelle sue mani sporche e deformate dalla fatica, addiventa cchiù fimmina di dda vigna.
Donna scurdata, comu stu tempu scurdatu. Come tutte le cose che se ne sono andate.
A tutte le donne che vendemmiavano… e a tutte quelle che lo fanno ancora.
Mustazzoli – Ricetta
Ingredienti:
1 kg di farina di semola rimacinata;
200 g di olio o di strutto;
200 g di vino cotto;
200 g di zucchero.
Procedimento:
Versare la farina a fontana su una spianatoia. Aggiungere lo zucchero, l’olio (o lo strutto) e il vino cotto. Impastare. Stendere l’impasto ottenuto e ricavare – con delle formine – dei biscotti a forma di rombo. Infornare a 180° per circa quindici minuti.
Dei “Mustazzoli” (o mostaccioli) si trova una definizione anche nel “De Agri Cultura” di Catone.
Dolci tipici della vendemmia (importati in Sicilia dalle popolazioni arabe), i “mustazzoli” venivano utilizzati, dai contadini, come biscotti energizzanti.
Oggi conservano intatto il loro sapore, e si prestano perfettamente a qualsiasi momento in cui si abbia voglia o bisogno dell’antico gusto della tradizione.
“La vigna di uve nere” è il titolo di un libro di Livia De Stefani, io l’ho soltanto preso in prestito. Quando si tratta di storie da raccontare, la letteratura non si tira mai indietro.
Bellissimo, leggendo nella mia mente si ricrea la scena, queste Donne così forti illuminate dal sole della bella Sicilia. L’effetto che fanno queste parole è suggestivo e meraviglioso. E’ un piacere aspettare e leggere ogni settimana il nuovo pezzo. Continua così per noi lettori.