L’altra parte della verità sulle ferrovie in provincia di Trapani

La tratta ferrata Castelvetrano-Trapani non è da sostituire, ma va solo migliorata. Questo è il risultato della tavola rotonda che si è tenuta lo scorso 27 marzo presso il Liceo Scientifico “M. Cipolla” di Castelvetrano. L’incontro promosso dal movimento LIBERAL SELINUNTE ha visto la presenza, tra l’altro di due illustri relatori:

Francesco Tranchida “Segretario Regionale FILT CGIL Sicilia settore ferrovieri”
Nicola Bambina “Responsabile S.O. Unità Territoriale – Palermo – RFI”.

Sono anche intervenuti il consigliere provinciale Vincenzo Chiofalo ed il consigliere comunale Calogero Martire.


La Provincia Regionale di Trapani, con il suo Presidente. ha invece preferito non intervenire per evitare di entrare nel merito del problema, non scontentando i Sindaci di Mazara del Vallo e di Castelvetrano, immaginando, erroneamente, che tutto sia solo un scontro tra amministratori.

La tavola rotonda ha riscosso l’interesse dei tanti giovani presenti.

Durante il dibattito si è confermata la necessità di pensare ad idee alternative al problema sollevato dal Sindaco Cristaldi.

Infatti, l’ng. Bambina ha fatto notare che già un decennio fa l’RFI (ex F.S.) aveva sollevato il problema dei passaggi a livello nella città di Mazara del Vallo, facendosi promotrice di iniziative gestionali ed economiche a supporto della soluzione, che però non hanno mai avuto l’appoggio delle amministrazioni comunali di quella città, che nel passato non hanno mai approvato alcunché lasciando perdere i fondi all’uopo destinati.

Pertanto oggi si parla di riorganizzare o sopprimere una linea ferrata che, anche a detta del sindacalista Francesco Tranchida, rappresenta un esempio virtuoso in termini di utili gestionali e di tempi di percorrenza, che nonostante le 10 fermate della tratta porta a raggiungere Trapani da Marsala in appena 25 minuti e da Castelvetrano in 70 minuti, alla pari del tempo necessario per raggiungere il capoluogo in auto.

Le soluzioni alla questione di lungo, medio e breve termine, sono così riassunte da Alberto Firenze, Presidente provinciale LIberal Selinunte:
1. Spostare gli incroci nella stazione di S. Nicola o altre, escludendo il nodo di Mazara del Vallo (a breve termine);
2. Utilizzare le innovazioni tecnologiche al fine di favorire la chiusura dei passaggi a livello solo quando necessita, senza inutili attese, al fine di migliorare l’attraversamento dei treni lungo il territorio della città di Mazara del Vallo, con una percorrenza più rapida (a medio termine);
3. Tenere una conferenza di servizio e poi istituire un tavolo tecnico tra RFI, Provincia e Comuni interessati, compreso Castelvetrano, non certo per sopprimere la linea, ma per individuare percorsi alternativi (a lungo termine).

La conferenza di servizio dovrebbe, altresì, affrontare il problema della velocizzazione nella tratta Castelvetrano-Palermo, favorendo anche l’eliminazione del trasbordo passeggeri ad Alcamo Diramazione sui treni provenienti dalla via Milo, riprendendo il collegamento diretto per Palermo e istituendo quello per Punta Raisi.

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  • Tiro un respiro di sollievo notando come, anche in Sicilia, non tutti siano pazzi o mafiosi. Quando una ferrovia presenta dei problemi (sia che si tratti dello scarso traffico, sia dei troppi passaggi a livello) SI STUDIANO E SI RISOLVONO I PROBLEMI, NON SI SOPPRIME LA FERROVIA. Questo lo hanno capito anche i poveri negretti dell'Eritrea, che si sono affrettati a ricostruire la ferrovia coloniale italiana (scartamento ridotto e valico a 2.400 msm).
    Consiglierei vivamente gli interessati di cercare su GOOGLE alle voci: "tram-treno di Karlsruhe" e "nuova ferrovia della Val Venosta", per avere una pallida idea di quel che si sta facendo altrove. "Tombiamo" semmai il sindaco di Mazara e il suo aedo, ing. Galli.

    Valentino Tosatti

  • Grazie a tutti voi, una voce di sano buonsenso in un coro di urla. Le soluzioni sono molte, e basta cercarle per trovarle. Forse proponendo una serie di sottopassi in corrispondenza dei passaggi a livello la fame di edificazione e cementificazione di questi politicanti potrebbe essere appagata per un po'. Ricordo a tutti che sono molto più queste ultime a far si che si compiano scelte dissennate, ma se capissero i politicanti che si potrebbe spartirsi la torta anche costruendo ferrovie oltre ai soliti capannoni e superstrade, forse si calmerebbero e noi vivremmo con la stessa feccia politica ma se non altro con meno automobili puzzolenti

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