«Oggi non è stata una giornata facile, lo può capire…». È pomeriggio quando Manuela Cappadonna risponde al telefono. E lo fa da ex assessore. Stamattina ha presentato le dimissioni nelle mani del sindaco Enzo Alfano. La Cappadonna ha lasciato dopo che su di lei si è abbattuta una tegola pesante: un presunto abuso edilizio per un immobile di proprietà del papà e per il quale lei ha presentato la sanatoria. L’accertamento è partito dopo una lettera anonima arrivata in Comune. Tutta la polemica politica che ne è nata è stata una pagina amara per la Cappadonna: «Sono convinta che la buona e seria politica saprà aspettare l’esito di questa vicenda senza dare luogo a strumentalizzazioni o conclusioni sommarie», ha detto la Cappadonna.
Manuela Cappadonna, dipendente di Poste Italiane, tornerà a dedicarsi al sindacato. «Prendere la decisione di lasciare l’incarico di assessore non è stato facile», commenta la Cappadonna. Convinta che non esiste nessuna causa di conflitto d’interesse, l’ex assessore spiega che «avrei potuto continuare la mia attività in Giunta, ma ho deciso di affrontare, insieme ai miei genitori, quest’altra battaglia».
Traspare amarezza nella voce dell’ex assessore: «Al Comune non è cambiato quasi nulla» dice a CastelvetranoSelinunte.it. Ecco perché nella lettera ha scritto che «ombre, veleni, sospetti e incertezze si aggirano nei corridoi del Comune». Tra i dipendenti? «Cosa vuole che le dica… Ci sono dipendenti su cui nulla si può dire, altri, invece, che meriterebbero l’oblio…»
Il sindaco Enzo Alfano, dal canto suo, dice che la «Giunta perde un pezzo importantissimo». Poi la difesa della compagna di movimento: «Ha subito attacchi di ogni genere, sono riusciti a colpirla, a ferirla ma non ad abbatterla. È impossibile che riescano a farlo». Abbandonare la politica? «No, la mia passione politica non si fermerà qui, continuerà a impegnarmi nel Meetup, anche se, al momento, il M5S non sta attraversando un momento felice», ha concluso la Cappadonna.
A quanto pare l’assessore lascia in seguito alle polemiche legate ad un caso molto complesso di abusivismo edilizio che riguarda la sua famiglia.
Con tutto il rispetto, non credo che la sua presenza in giunta fuoriesca dalla assoluta mediocrità che sta caratterizzando l’amministrazione della città.