Alcuni migranti che sono alloggiati presso il centro di accoglienza “La Locanda” che si trova tra Castelvetrano e Marinella di Selinunte non ci stanno a essere accomunati insieme a chi spaccia droga. Dopo l’operazione dei carabinieri che ha portato all’arresto di tre migranti del Gambia scoperti con hashish, c’è chi vive dentro la struttura ma lavora nei campi e in alcuni esercizi commerciali di Castelvetrano o Selinunte, e non vuole essere considerato come chi compie reato.
Hamidou Savadogo, 33 anni, è uno di loro. Originario della Costa d’Avorio, lui vive in Italia da oltre due anni e lavora presso un ristorante di Marinella di Selinunte: «Non è giusto che quelli che siamo persone per bene veniamo accomunati agli altri. Come in ogni popolo c’è gente che lavora e rispetta le regole e chi, invece, non lo fa».
AUTORE. Max Firreri