«Quando incrociate un ciclista, ricordatevi che è una persona umana come voi, che viaggia sopra un mezzo come voi, ma a velocità molto più ridotta e, quindi, si possono dedicare due minuti della vostra vita per salvarne altre, invece che fare finta di niente». È uno sfogo ma anche un appello quello che Giuseppe Passanante, presidente dell’Asd “Uca Campobello” ha rivolto stamattina – tramite i social – all’indomani dell’incidente che ha visto coinvolto il ciclista Vincenzo Pantaleo. Mentre il pensionato di Campobello di Mazara è ricoverato in gravi condizioni presso il Trauma Center di Villa Sofia, sono stati centinaia gli attestati di vicinanza espressi a Pantaleo. Da amici ma anche da colleghi ciclisti. Come lo è Giuseppe Passanante: «Quando usciamo in bici in gruppo – spiega – capita spesso essere anche noi indisciplinati, spesso ci prendiamo tutta la sede stradale causando le ire degli automobilisti, ma questo però non deve essere una giustificazione per quei signori che dentro una macchina, o in un altro qualsiasi mezzo, si prendono la briga di sorpassare un ciclista o un gruppo di ciclisti cosi vicino o ad alta velocità, mettendo a repentaglio la vita di coloro che coltivano una passione….».

Passanante tiene a puntualizzare quanto previsto dal Codice della strada: «I mezzi devono sorpassare le bici mantenendo una distanza di un metro e mezzo…e non a pochi centimetri come spesso accade». Per ultimo un appello accorato e sentito all’amico Enzo: «Forza, i tuoi amici e tutto il gruppo dei ciclisti ti aspettano…».

Vincenzo Pantaleo (il primo da sinistra) insieme al fratello Giovanni e un gruppo di amici ciclisti di Campobello di Mazara.

Vincenzo Pantaleo.

In primo piano Giuseppe Passanante (Presidente Asd UCA Campobello). A destra nella foto Vincenzo Pantaleo, insieme ad altri ciclisti di Campobello.

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