Il Sindaco Dr. Gianni Pompeo, il Dirigente, ing. Giuseppe Taddeo, ed il progettista , Arch. Orazio La Monaca, hanno presentato questa mattina i lavori che ridisegneranno l’ingresso al Parco Archeologico di Selinunte, lato borgata di Marinella.
Attraverso delle slide esplicative, si è avuta contezza degli importanti lavori che consentiranno il miglioramento dell’accessibilità alla borgata di Marinella ed al parco archeologico di Selinunte attraverso un totale ridisegno dei flussi del traffico veicolare, dei parcheggi e dei percorsi pedonali, parcheggi che saranno in grado di accogliere circa 180 posti auto e 10 bus.
L’importo complessivo dell’appalto sarà di € 3.290.809 e rientra tra quelli che hanno ottenuto finanziamenti per oltre 17 milioni di euro, quasi 35 miliardi delle vecchie lire, nell’ambito del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale- PO FESR- 2007-2013.
“Siamo particolarmente lieti di poter presentare alla città queste opere che sono il frutto di una programmazione e di una continuità amministrativa- ha dichiarato il sindaco– anche se non sarò io ad inaugurarle ho la consapevolezza di aver avviato degli interventi strutturali che saranno cantierati nell’arco di un paio di mesi e che daranno un sicuro impulso alla crescita della nostra città.”
Il progettista ha spiegato poi che verrà eliminata la duna esterna e la grande rotatoria, che sarà realizzata un grande parco con un percorso per i bambini con giochi ed attrattive, saranno realizzati degli spazi commerciali ed un area per servizi di ristorazione, ma soprattutto verrà creata la tanto richiesta passeggiata sulla duna che consentirà di godere della visione del Parco Archeologico anche nelle ore serali.
Note storiche e descrizione del progetto
L’attuale ingresso al Parco archeologico da Marinella è stato progettato dall’architetto Franco Minissi, con Pietro Porcinai e Matteo Arena, negli anni ottanta e realizzato in parte e con gravi difformità rispetto al progetto originario. La città non ha mai accettato di buon grado quest’opera e fortissimi furono i contrasti tra gli organi di tutela e la cittadinanza per quella che, da una parte, era ritenuta un’opera di salvaguardia di un bene che rischiava di essere distrutto dall’avanzare delle nuove costruzioni, e dall’altra invece la negazione di un diritto, quello di fruire liberamente di un sito da sempre patrimonio della cultura locale. La soprintendenza espropriò i terreni tra Marinella e Triscina e diede di progettare il Parco archeologico e alzare una barriera che impedisse definitivamente di costruire in prossimità dei templi E, F e G. Il progetto originario dimostra che Minissi volle utilizzare quell’occasione per creare sul margine est del Parco uno spazio pubblico per la città, un giardino aperto sia ai turisti che ai cittadini, pur rispondendo alla necessità del Soprintendente di arginare l’avanzare dell’edilizia. Purtroppo, si realizzò una soluzione diversa, quella oggi esistente. Là dove doveva esserci il giardino è stato costruito un parcheggio a raso, circondato da una seconda duna, non prevista, che aumenta la separazione tra Parco e città.
La nuova sistemazione dell’ingresso al parco archeologico consentirà il miglioramento dell’accessibilità alla borgata di Marinella ed al parco archeologico di Selinunte attraverso un totale ridisegno dei flussi del traffico veicolare, dei parcheggi e dei percorsi pedonali.
I parcheggi saranno in grado di accogliere 180 posti auto e 10 bus. Questa struttura potrà essere utilizzata anche nelle ore serali, quando il parco sarà chiuso, per i servizi di ristorazione del lungomare di Marinella. Con lo spostamento del parcheggio e il ridisegno delle dune si formerà una vasta area pedonale da cui avranno origine i percorsi pedonali d’ingresso al parco archeologico, un’area aperta anche alla fruizione sia dei turisti che dei cittadini, un parco che utilizzerà in gran parte la vegetazione esistente con alcune integrazioni, soprattutto nelle pavimentazioni dei percorsi e delle aree di sosta, che dovranno essere realizzate con materiali drenanti permeabili.
Una grande tettoia definirà la soglia tra il parcheggio ed il parco e costituirà una zona d’ombra per i turisti in arrivo ed in partenza con i bus.
Ci sarà una grande vasca che raccoglierà l’acqua piovana che potrà essere incanalata in una grande vasca d’accumulo per l’irrigazione del parco;
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Mamma mia.....fa davvero pena.....sembra un aereoporto.....cosa non si fa per fregare i soldi all unione europea....CHE VERGOGNA!!!
Troppo futuristico!!! non dovrebbe attenersi al luogo e alla storia??? non mi piace,sarò una eterna romantica e tradizionalista ma non mi fà nessun effetto positivo, credo che il turista apprezzi più l’antichità del luogo ma che funzioni tutto molto bene e non si senta fregato dal commerciante!ma credo che i pareri siano inutili perchè,come dice sopra francesco,ormai hanno deciso di fregarsi sti soldi che comunque un’altro si fregherà con altrettanto progetto sfasato……perchè lo stato non controlla anche questo?invece di rifarsi solo il loro stipendio e interessi????viva l’italia e
Era più semplice se toglievano le dune.
La struttura dell'ingresso è striderà notevolmente
con l'esistente, ma potrà migliorare la fruizione
del Parco.E' una scelta coraggiosa, ma utile come è la piramide davanti al Louvre.
A prescindere di chi sia la competenza, sarebbe invece il caso di migliorare la fruizione interna del Parco. Se davvero vogliamo riempirci la bocca con uscite del tipo "abbiamo il più grande parco archeologico d'Europa" non dobbiamo permettere che ai visitatori resti invece il ricordo del "più disorganizzato parco archeologico del mondo". Visto dagli occhi di un profano il progetto descritto può risultare interessante; chissà se sia davvero la migliore soluzione per quell'area d'intervento. Sarebbe stato bello poter giudicare tra più ipotesi progettuali, magari di professionisti diversi, per poterne apprezzare le eventuali differenze..
E che ne facciamo della struttura tipo, "stazione di servizio", che ha deturpato il versante della Gaggera?
Bellissimo progetto,speriamo sia realizzato nel più breve tempo possibile. Sarà fondamentale x la crescita della nostra borgata.
Se mi permettete vorrei proporre che una serie di architetti faccia il proprio progetto e il migliore sara' approvato. Sono stanca di vedere spesi i nostri soldi con delle oscenita' che ormai spesso si vedono nel nostro ormai povero paese. Poi perche' devono essere sempre le stesse persone a progettare e a decidere cosa e' giusto fare. Anche a me fa schifo quel progetto e sono d'accordo con quel ragazzo che dice che e' uno squallido magna magna.
l’idea di togliere parte delle dune e ridarle al servizio degli utenti e’ davvero favolosa.
mi sono sempre chiesto chi e’ stato lo scienziato che ha progettato l’ingresso del parco? perche’ con tanto spazio a disposizione hanno creato strade strette e toortuose con aree di parcheggio veramente piccole e ridicole.i bus hanno difficolta’ sia prcheggiare che a fare manovre. pertanto fin dalla progettazione hanno pensato al non sviluppo di selinunte. adesso finalmente ci appropiamo di spazi fin’ora inutili.
sono d’accordo con chi sostiene che sarebbe stato piu’ corretto mettere confronto piu’ progetti e scegliere il migliore.
a posteri l’ardua sentenza e come si dice chi vivra’ vedra.
Tutte le tavole non sono visibili, quindi è già difficile per un esperto leggere esattamente le modifiche effettuate dallo staff dello studio La Monaca, penso che sia un ottimo progetto, un parcheggio per i turisti giornalieri mordi e fuggi, la possibilità di sfruttare lo stesso per la sera, la via d'ombra magari è insufficiente dovrebbe circumnavigare tutto il parco e poi andare verso la borgata, ma capisco.. e si legge benissimo, che al dì là delle duna non si muove una foglia, quindi aver raggiunto un accordo con beni culturali, ente Parco, sovrintendenza, e via discorrendo e stata già un'impresa. La vasca per la raccolta d'acqua piovana è un idea che ogni architetto dovrebbe proporre per progetti privati, è una risorsa, come il sole e il vento, giusto progettare pensando al futuro, un tale contributo alla soluzione dei problemi dello spreco merita un consenso positivo.
Fabio Sciacca