Recentemente il gruppo svedese ha spostato in Italia, in particolare in Piemonte, alcune produzioni precedentemente allocate in Asia: “Abbiamo individuato nuovi partner italiani che hanno preso il posto di fornitori asiatici – ha affermato l’ad di Ikea Italia Lars Petersson – grazie alla loro competenza, al loro impegno e alla capacità di produrre articoli caratterizzati da una qualità migliore e a prezzi più bassi dei loro concorrenti asiatici”.
La quota dell’8% degli acquisti effettuati in Italia da Ikea sul totale sale al 34% se si considerano solo le cucine: 1 cucina su tre venduta da Ikea in tutto il mondo, infatti, viene prodotta in Italia. L’80% degli acquisti di Ikea in Italia sono mobili, e solo il 20% complementi d’arredo.
Le cucine fanno la parte del leone, ma la catena scandinava in Italia acquista anche elettrodomestici, camere da letto, scaffalature, librerie e bagni. Le prime tre regioni italiane da cui il gruppo svedese si approvvigiona corrispondono ai maggiori distretti del settore: dal Veneto proviene il 38% del acquisti, seguono il Friuli con il 30% e la Lombardia con il 26%, più che in Svezia o Germania.
La ricaduta occupazionale collegata a queste commesse produttive é stimabile attorno ai 2.500 posti di lavoro. Se a questi si sommano i 6.600 dipendenti della rete commerciale e logistica di Ikea in Italia e l’indotto generato dai punti vendita, la ricaduta occupazionale diventa pari a circa 11.000 posti di lavoro.
(fonte. ANSA)