Si rinnova il piacere di condurre i nostri ospiti a visitare i terreni confiscati alla mafia e spiegare loro la bellezza di questo paesaggio generoso e amaro, ostaggio, un tempo, di chi avrebbe voluto impedirne lo sviluppo, oggi consegnato alla comunità per scopi sociali.
Sono venuti a trovarci numerosi soci della Coop Lombardia, che con spirito pronto e collaborativo, è stata promotrice della raccolta fondi da destinare alla creazione della Cooperativa che nascerà a Castelvetrano, intitolata a Rita Atria, quale restituzione di giustizia e riconoscimento del sacrificio di questa giovane donna, affinché non sia rimossa dalla memoria collettiva in questo tempo di oblio.
Nel produrre i frutti di una semina attraverso l’olio Libera Terra, consegneremo simbolicamente a Rita un piccolo risarcimento, quando le farraginose pratiche burocratiche si completeranno e si potranno finalmente attivare i lavori.
C’è un vento leggero che spira tra le chiome degli ulivi, in contrada Seggio-Torre, le parole si confondono con il rumore dei trattori che passano, colmi di quello che a breve diventerà oro verde, che sgorga dalla nostra terra, riarsa dal sole, che stenta a distendersi sul tramonto, in questo pomeriggio di ottobre inoltrato.
Le macchine passano velocemente, qualcuna rallenta per curiosare e chiedersi, probabilmente, chi siano queste persone assembrate in un campo, dal finestrino aperto di un’altra, si leva una voce: “ Arrestateli tutti”. Rimaniamo un po’ perplessi, i nostri ospiti ci guardano, non capiscono, ma andiamo avanti nella nostra narrazione sui beni confiscati, sui nomi che connotano il Presidio di Libera – Castelvetrano, sulle sue attività.
Ci inoltriamo nel casolare, occhio di pietra desolato, spalancato sul giardino diroccato, in attesa di ritornare a vivere.
Attorno a noi percepiamo stima e affetto, lo comprendiamo dai sorrisi, dalle strette di mano, dall’attenzione e dalla testimonianza che queste persone ci hanno regalato. E quando ci dicono: “ Grazie per quello che fate in terra di mafia, resistete”, ci sentiamo utili e meno soli.
Presidio di Libera Castelvetrano “Salvatore e Giuseppe Asta”
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Un grazie particolare a M.Antonietta per aver contribuito alla stesura del testo, a Lidia e Vito,a Dea e Riccardo per le foto-video, a M.Antonietta junior e Piero senior compagno instancabile, a Piero junior e Chiara, a don Meli e Antonella, a Francesco senior e Francesco junior,ai volontari di Manicalunga e a Ermelida, a Antonia e Stella, a Ambra e Gioacchino, a Nino e a tutti gli altri che con grande determinazione e sacrificio continuano e sostengono questo viaggio che sembra non finire mai.
Un grazie anche a tutti i volontari che questa estate hanno seminato valori e testimonianza attiva.
Un grazie infine a tutti quelli che con i loro attestati di stima e di fiducia ci fanno sentire meno soli e utili.
Il nostro viaggio continua....
M. Teresa
ma come mai libera continua a non interessarsi del rione belvedere ,pur essendo accertato che esseri mafiosi hanno portato i rifiuti tossici nelle cave...eppure la signora nardozzi abita in tale zona....