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Nicola Clemenza

Si è costituita a Castelvetrano, la prima associazione antiracket tra imprenditori.

Un fatto storico e che indica un preciso cambiamento nel tessuto economico sano della città. Il presidente è Nicola Clemenza, l ‘imprenditore olivicolo che ha subito un vile attentato incendiario alcuni anni fa e che si batte da tempo contro il racket mafioso. Sono diversi gli imprenditori locali che hanno aderito.

Tra questi, anche Elena Ferraro , amministratore della società Hermes , che ha denunciato i suoi estorsori. Un segnale importante per la città del boss latitante, Matteo Messina Denaro. Elena Ferraro ha denunciato Mario Messina Denaro, cugino del super latitante, coinvolto nell’ operazione “Eden” . Nell’inchiesta “Eden” ,sono state coinvolte altre 21 persone.

Il prossimo 28 marzo inizia il processo a Palermo. Elena, si è costituita parte civile personalmente, e nella qualità di legale rappresentante della sua azienda. Altre parti civili sono: Confindustria Trapani e la nuova Associazione “Libero Futuro Castelvetrano”. Il comune di Castelvetrano invece,non si è costituito parte civile.

La nuova associazione sarà presentata nel corso di un importante iniziativa che si terrà lunedì 24 marzo alle ore 17:00 , presso il Liceo Scientifico “M. Cipolla” di Castelvetrano. Istituto diretto dal dirigente Francesco Fiordaliso. l’evento di presentazione di LiberoFUTURO Castelvetrano vedrà la presenza di numerose autorità.

I relatori della manifestazione sono : Tano Grasso Presidente onorario FAI(Fiera Antiracket Italia), Giuseppe Catanzaro, Vice Presidente Regionale Confindustria, Mons. Domenico Mogavero, Vescovo di Mazara del Vallo, Lucia Borsellino, Assessore Regionale alla Salute, Pippo Scandurra, Presidente FAI, Leopoldo Falco, Prefetto di Trapani, Enrico Colajanni, coordinatore “Sicilia PON”, il magistrato Piero Grillo, presidente misure di prevenzione del Tribunale di Trapani e Betty Belgiorno , commissario straordinario antiracket.

Ecco le parole del presidente Nicola Clemenza, di “LiberoFUTURO Castelvetrano” subito dopo la nascita dell’associazione:

Dopo alcuni anni di lavoro, condotto insieme ai nostri colleghi di Palermo e della FAI nazionale siamo finalmente pronti per presentare ufficialmente un’organizzazione di imprenditori che volontariamente si mettono al servizio dei colleghi per assisterli prima, durante e dopo la denuncia.

Il neo presidente risponde alla domanda se a Castelvetrano e dintorni si paga il pizzo “Certo, che si paga. In forme diverse dalle tradizionali, ma il ricatto c’è e c’è stato. Noi siamo nati anche per aiutare gli imprenditori ad affrancarsi da certi condizionamenti mafiosi. Oggi è possibile”.

Perché e’ importante costituirsi parte civile nei processi di mafia? “ Questo atto è fondamentale per far sentire meno soli gli imprenditori che denunciano. E’ una presa di posizione chiara a favore di chi subisce la soverchieria mafiosa ”. Altri dettagli sulla mission della nuova associazione, saranno dati nel corso del convegno di lunedì.

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