Nel suo reportage per “Repubblica Viaggi” di marzo così ha scritto di noi:
“Posti scomodi, come il liceo Pantaleo a Castelvetrano, Sicilia, ex monastero di bellezza incomparabile dove…oggi – con i suoi programmi d’avanguardia e nel nome del frate indomito che si unì a Garibaldi – è un caposaldo della cultura dell’antimafia. Una roccaforte che resiste alle intimidazioni e alle trappole tese dai complici del concittadino latitante Matteo Messina Denaro, boss di Cosa Nostra”.