“L’Italia comincia da Trapani”: la provincia evita la soppressione

La Provincia Regionale di Trapani quasi sicuramente non sarà soppressa o accorpata con altri enti e altre realtà locali che, pur essendo geograficamente vicine, sono però molto distanti sotto quasi tutti i profili, storici e culturali innanzitutto ma anche delle peculiarità territoriali e delle caratteristiche socio-economiche.

Ne prendiamo atto con soddisfazione perché non è pensabile che con un semplice tratto di penna si cancellino 150 anni di storia, di usi e costumi impressi, per così dire, nel “DNA” degli abitanti di tutti i Comuni che nel tempo hanno concorso alla formazione della nostra Provincia la cui esistenza coincide in pratica con la proclamazione dell’unità d’Italia.

Questo, in linea di massima, il pensiero che viene espresso da quasi tutti i componenti del Consiglio Provinciale di Trapani a commento delle notizie che negli ultimi giorni hanno preso via via consistenza e che consentono oggi di potere affermare che, almeno per ora, il decreto emanato dal Governo-Monti in materia di riforma delle Province interessa soltanto le Regioni a statuto ordinario e che quindi, per quanto concerne la Regione Siciliana, spetterà alla nuova Assemblea, quella che uscirà dalle elezioni del prossimo 28 ottobre, varare le proprie regole.


Rientra in quest’ottica anche la recente proposta di riassetto istituzionale degli enti locali in Sicilia elaborata dall’Unione Regionale delle Province Siciliane che prevede l’istituzione delle Città Metropolitane di Palermo, Catania e Messina e la permanenza delle restanti sei Province, fra cui quella di Trapani, alle quali anzi ridistribuire i territori risultanti dalle riduzioni che dovrebbero essere operate nell’ambito della istituzione delle Città Metropolitane ed assegnare le nuove competenze derivanti dalla contestuale abolizione della miriade di altri organismi (ATO, Consorzi, Asi etc.) i quali, come ho personalmente sottolineato in diverse occasioni da oltre due anni a questa parte, incidono moltissimo sulla spesa pubblica sfuggendo però, essendo organismi nominati e non eletti dal cittadino, ai controlli che devono invece necessariamente sussistere se si vuole che la res pubblica sia gestita con oculatezza e soprattutto con trasparenza e rispetto della legalità.

“L’Italia comincia da Trapani” – afferma Peppe Poma, Presidente del Consiglio Provinciale di Trapani – citando la frase storica, rivolta nel secolo scorso all’allora Presidente del Consiglio dei Ministri, Giovanni Giolitti dall’ex Parlamentare ed ex Ministro trapanese, Nunzio Nasi. Lo vorrei ricordare a tutti i nostri candidati alla Regione (cosa che peraltro ho fatto fin dai mesi scorsi) – aggiunge Poma – alla luce della recente presa di posizione ufficialmente assunta dall’U.R.P.S. con la succitata proposta che, nel ribadire come scelta irrinunciabile l’elezione diretta del Presidente della Provincia e l’elezione di primo livello dei Consiglieri Provinciali, vuole essere anche un contributo programmatico per tutte le forze politiche in lizza e che, dopo il rinnovo, sarà oggetto di confronto con la nuova Assemblea e con il nuovo Governo.

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  • L'ente più inutile della mia terra. Un dispendio di energie economiche. Dovrebbe essere abbattuta come tutte le altre inutili 8 province dell'isola.

  • Con tutto il rispetto, l'atteggiamento snob tenuto nell'articolo é indiscutibilmente fuori luogo, ergersi a baluardo di cultura e "schifare" i vicini porta a campanilismi davvero fuori dal tempo.
    Ricordo (per parlare di casa mia) che a Menfi esiste un certo Palazzo Pignatelli, come a Castelvetrano!
    Ricordo che l'economia di tutta la valle del Belice si fonda sulla viticoltura come a Marsala!
    Ricordo che i due porti più importanti per la pesca sono Sciacca e Mazara del Vallo!
    Potrei continuare parlando di Partinico o Trappeto ma forse é superfluo.
    Siamo tutti felici di conservare l'identità delle nostre targhe automobilistiche (!) ma non ergiamoci a baluardo della difesa del territorio solo per mantenere l'attuale sistema che rifocilla alcune figure politiche inutili.

  • Io non sono affatto affezionato alla sigla TP ( tempo perso ) sulla targa della mia auto. Non ce l'ho nemmeno, ho detto al concessionario di non farlo mettere. Invito tutti a farlo. Viceversa, sono furibondo perché, pagando il premio per l'assicurazione RCA, ho appena dovuto sborsare il 3,50% in più di tassa provinciale appena istituita. MA come si fa??? Si parla di abolizione, e si impone una nuova tassa? Di questi tempi?? Condivido molto di quel che scrive Romano. La provincia di Trapani esiste solo sulla carta. Noi del versante sud, per esempio, abbiamo molto più a che fare con Sciacca e Menfi, che con Trapani, Erice e Valderice, per non parlare di Custonaci e di San Vito lo Capo, quest'ultima da sempre 'pompata' dall'ente provinciale del turismo a danno di Selinunte.

  • Incredibile con quale tempismo e con quanta abnegazione abbia lavorato fin qui la "nostra" amministrazione provinciale, per evitare la soppressione di questa inutile provincia ( inutile come sono inutili il resto delle provincie italiane). Incredibile come sono riusciti questi "onesti signori" a farci percepire la soppressione della inutile provincia di Trapani come un problema di tutti, quando invece è evidente a TUTTI che è solo un problema LORO e DELLE LORO POLTRONE!!! Se questi "onesti signori" avessero usato la stessa quantità di tempo e la stessa abnegazione per tentare di risolvere i problemi del terriorio di pertinenza dell'inutile provincia di Trapani, allora vivremmo tutti in un posto migliore di quello in cui viviamo oggi e così facendo, questi "onesti signori", forse avrebbero dato anche un senso all' inutile provincia di Trapani!

  • infatti, grazie ai "componenti del Consiglio Provinciale di Trapani" una buona occasione per fare le cose sul serio viene sprecata.
    E io pago, e io pago.

    A me non solo delle province non me ne frega unacca, ma di qualsiasi tipo di campanilismo e ancor peggio nazionalismo. Ce chi disse che se una persona non ha niente di cui essere fiera, all'ora è fiera della propria nazionalità. Che tristezza.

  • In Sicilia basterebbero 3 Province, p.es. Catania Palermo e Agrigento,
    nothing else.
    E pensare che a me l'idea di appartenere alla provincia di Agrigento, non so perchè non piace affatto, ma bisogna finalmente concretizzare e non solo parlare di problemi che andrebbero risolti, risolviamo ora!

  • si abolissero le regioni...allora staremmo meglio..le province in sicilia c'erano tre valli con arabi e normanni ,le attuali sono borboniche nel 1816 e non savoiarde ...imparate la storia...

  • assicurazione..ho pagato 5 euro in più, che non sono patatine,a ex 10000 lire,o 5 kg di pane a 1 euro...qui dove abito io ci sono famiglie che non hanno un centesimo...quindi anche poco ma date il giusto valore...

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